Myricae

Prima edizione commerciale (gennaio 1892), notevolmente aumentata rispetto alla precedente pubblicazione (1891), con identico titolo, stampata per le nozze Gelmi-Marcovigi -- Volume di 10,5 x 16 cm rilegato in piena pelle amatoriale, titolo impresso in oro al dorso, viii-157 pagine. Conservati entrambi i piatti e il frontespizio della brossura originale, i quali presentano solo ordinari segni del tempo. Nel complesso l'esemplare risulta decisamente ben conservato; edizione assai rara e ricercata di questa pietra miliare della poesia italiana moderna -- La presente versione di "Myricae" fu preceduta solo dalla rarissima plaquette per le nozze dell'amico intimo Raffaello Marcovigi, pubblicata l'anno precedente con soli ventidue componimenti contro i settantadue qui raccolti. Il libro è aperto dalla prefazione dell'autore, quasi una prosa lirica che amplia e giustifica la dedica a stampa per il padre Ruggero, posta dopo il frontespizio, e che nella terza edizione, considerata definitiva, sarà sostituita dalla prefazione. «Pressoché esaurite le copie venali dell'opuscoletto pel Marcovigi, l'editore Giusti propose a Giovannino di ristamparlo, offrendogli in compenso 60 esemplari della nuova edizione su 300 che ne avrebbe posto in vendita. L'affare era nullo per l'autore, tanto più che l'editore voleva che il volume del libro fosse notevolmente accresciuto. Tuttavia egli accettò e si pose all'opera» (Maria Pascoli, Lungo la vita, p. 319-20).