Narrazioni e distopie penitenziarie
Il carcere, come molti altri ambiti, istituzionali e non, è ovviamente rappresentato secondo narrazioni le più diverse che fanno presa sull’opinione pubblica e sui decisori politici, sempre attenti a non perdere il contatto con gli interessi ed il consenso di potenziali elettori. In questo caso la verosimiglianza delle argomentazioni sostenute sindacalmente è giunta ad indirizzare, rinforzare e sostenere la volontà politica di modificare il quadro normativo e le mission istituzionali e professionali di molti dei componenti del sistema penitenziario italiano, sino ad allontanarle dagli originali precetti ordinamentali. Questo contribuisce a modificare il senso, costituzionalmente inteso, della pena. Il tutto avviene in coincidenza di una fase di forte perturbazione storica, economica e sociale che fa del carcere un dolente crocevia del disagio, altrove non risolto e ad esso indirizzato, che meriterebbe, invece, la riaffermazione assoluta di quegli stessi principi.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:21 ottobre 2024
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