Natura umana, natura artificiale
Fino a che punto i recenti sviluppi delle varie scienze che si occupano della mente (come ad esempio la psicologia cognitiva, l'intelligenza artificiale e le neuroscienze) hanno modificato l'immagine che abbiamo di noi stessi in quanto esseri umani? Sebbene la maggioranza di coloro che studiano la mente si proponga di naturalizzarla, ovvero di darne un resoconto compatibile con le scienze naturali, non è semplice conciliare questa esigenza con le nostre intuizioni di senso comune circa la natura degli atteggiamenti proposizionali, del linguaggio e, ancor più, della coscienza. Inoltre, supponendo che si accetti l'idea di una mente "materiale", c'è ancora da chiedersi quanto sia rilevante il suo particolare substrato biologico. Più precisamente, ci sono caratteristiche della nostra cognizione che possano essere riprodotte da agenti artificiali? E, in caso di risposta affermativa, quale tipo di agenti artificiali? I contributi raccolti in questo volume si propongono di rispondere a questi controversi interrogativi e di gettare così una nuova luce sui rapporti che legano natura umana e natura artificiale.
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Anno edizione:2010
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