NaziVegan Heidi. Vol. 1: Alba vegana

Non lasciatevi ingannare dalla copertina: non è una nuova avventura della bambina che abbiamo conosciuto dai cartoni animati. Il disegno è praticamente uguale al cartone e sembra di avere in mano una trasposizione a fumetti della serie animata di Heidi. Appena si comincia a leggere però si capisce subito che è tutta un’altra cosa. I personaggi sono portati agli estremi e così l’ingenua Heidi diventa una bimbetta poco sveglia che non distingue nemmeno le persone dagli animali. La zia Dete fa il mestiere più antico del mondo e cerca di scaricare Heidi al nonno che ha un carattere a dir poco scontroso. Da lì Heidi conosce gli altri personaggi del cartone animato come Peter e Clara (ma con una personalità completamente diversa) e cominciano una serie di eventi che mai vi aspettereste in una storia di Heidi. L’ho trovato molto esilarante all’inizio ma più ci si avvicina alla fine del volume e più la trama diventa “estremizzata” uscendo completamente dal contesto del cartone animato e persino la protagonista perde quell’innocenza da svampita che forse sarebbe stata la colonna portante ideale dell’intera serie.

Chi di noi non ricorda la dolce, tenera, pastorella che viveva in montagna dal nonno? Beh, scordatela. La nuova eroina dei vegani, o meglio dei nazivegani, è quanto di più lontano ci sia da quel personaggio dei cartoni animati. Ottima parodia, ben disegnata, di un male moderno sempre più diffuso. Il veganesimo? No, l'intolleranza di alcuni vegani nei confronti di chi non la pensa come loro.