Nella città del dolore. Esperienze manicomiali in Abruzzo tra otto e Novecento
Lo studio dell'architettura dei manicomi tra Otto e Novecento coincide con l'analisi dei rapporti tra architettura e psichiatria, la cui storia è parallela a quella del "manicomio". Nella prima parte del volume Raffaele Giannantonio analizza il lungo percorso delle strutture destinate a ospitare i "pazzi", dalla fase "premanicomiale" a quella "manicomiale" quando, dalla seconda metà del XVIII secolo, sorgono i primi "Asylum" in Inghilterra e le "Maison" o "Asile des aliènes" in Francia. Segue l'analisi dei manicomi italiani dalla fine del Settecento all'inizio del Novecento. Al termine, l'attenzione si rivolge verso le strutture abruzzesi che nascono per gemmazione da ospedali e ospizi (manicomi di Teramo e L'Aquila). Nella seconda parte del volume Matilde Terrenzio affronta la schedatura di alcune tra le più importanti esperienze tipologiche nazionali, garantendo il necessario approfondimento a esemplari realizzazioni nel campo dell'architettura sanitaria italiana.
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Anno edizione:2013
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In commercio dal:1 gennaio 2013
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