Nonostante il film di Babak Anvari mi sia piaciuto, specie nella prima parte di costruzione della tensione e di timido avvicinamento all'orrore cosmico e nel suo restare fedele alla parola scritta, devo ammettere che il libro di Ballingrud regala oltre ad una prosa scorrevole, diretta e pulita un crescendo di emozioni e sensazioni intense ed una descrizione della psicologia e del malessere interiore dei personaggi notevole. Peccato per quel finale così telefonato che poteva aprire scenari estremi... O forse va bene proprio così, perché ci lascia con quella sensazione di qualcosa che manca, con quella curiosità che resterà insoddisfatta. "Questa è la storia di Will e della sua discesa nell’incubo. Dopo aver assistito a una violenta rissa nel bar in cui lavora, Will ritrova un cellulare: lo tiene con sé in attesa forse del legittimo proprietario, ma quando i “messaggi” hanno inizio, tutto all’improvviso cambia e la sua vita non sarà più la stessa". E-book reperibile su Feltrinelli, film reperibile su Netflix
