Nido di bambole

Questo libro mi ha ricordato “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, in quanto ci sono molte analogie: alcune persone appartenenti a varie discipline artistiche vengono convocate per una cena misteriosa in una casa sperduta nella Magione di Mezzo: qui accadranno fatti strani e terrificanti (con situazioni horror), verranno svelati segreti dei protagonisti e si rischierà la vita! La lettura è scorrevole e coinvolgente, grazie a un ritmo incalzante con continui indizi e colpi di scena, fino al finale davvero imprevedibile (anche se abbondano elementi paranormali). Lo stile è notevole, molto curato nelle descrizioni, nei discorsi diretti e nella caratterizzazione dei personaggi. E’ davvero in buon libro.

Un attore, una cantante, una ballerina, un architetto e altri uomini e donne legati al mondo delle arti. Cos’hanno in comune e come mai si trovano tutti lì, alla Magione di Mezzo, in una serata che si prospetta tetra e misteriosa? Ognuno di loro ha un passato e un segreto oscuro alle spalle, ma non sanno che da questo dipenderà il loro soggiorno al castello, perché un’entità oscura li tiene sotto scacco. La storia si presenta interessante già dalle prime pagine, e i primi capitoli servono per presentare tutti i personaggi al lettore, ognuno dei quali ha un passato oscuro e non risolto che in parte viene svelato durante la loro presentazione, in parte viene chiarito nel corso della narrazione, per poi esaurirsi nell’epilogo che completa ogni punto. Lo sfondo narrativo risulta suggestivo e ben descritto, e i personaggi sono tutti ben caratterizzati. Sebbene la storia trovi ampie sfumature nella letteratura horror e mistery, il finale ha elementi prettamente fantasy (forse un po’ troppo prevedibili) che rendono la storia “surreale” ma interessante e con buoni argomenti di riflessione.