No

No Porta i Tomato Flower da uno psych pop abbottonato, quasi tecnicamente formalista, a qualcosa di più urgente, crudo, emotivamente immediato. No è il primo lavoro della band realizzato interamente di persona, il primo registrato in uno studio invece che in una camera da letto. È un disco altamente collaborativo, scritto e registrato da tutti, in parte realizzato dal vivo. Il singolo "Destroyer" presenta un primo punto di accesso a uno dei principali fondamenti concettuali di No: quello della rottura tra Murphy e il co-leader vocale e chitarrista Austyn Wohlers, avvenuta durante la composizione dell'album. No è un disco sulla negazione: Io non farò questo, tu non puoi dirmi cosa fare, non viviamo in un'utopia, non essere illuso. No abbraccia una sorta di realismo brutale, un confronto con la vita che avviene solo quando ci si sveglia un po'.