L'idea da cui parte il romanzo è interessante: una donna non può avere figli e chiede ad un'altra di aiutarla, in maniera del tutto poco convenzionale considerando anche l'epoca in cui si svolge la vicenda. Non posso dire che il libro non mi sia piaciuto, ma nemmeno posso affermare di essere pienamente soddisfatta. La lettura è scorrevole, ma nel complesso non è niente di eccezionale.
Non fa niente
Un patto tra due donne, una scelta coraggiosa e l'irresistibile energia con cui affrontano la vita. A passeggio per cinquant'anni di storia in compagnia di due figure femminili semplicemente straordinarie
«Può esistere un amore di madre che non contempli l'esclusiva? La natura ha davvero leggi cosí rigide da non ammettere eccezioni?»
Esther e Rosanna stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso, inaccettabile. Un patto che cambia per sempre le loro vite. Nel 1933, in uno dei momenti più cupi per l'Europa, Esther ha dovuto lasciare Berlino, il suo innamorato, la sua libertà, ogni promessa di futuro. Ora è una giovane donna colta, dall'intelligenza tormentata, la cui eleganza sconcerta l'arcigna suocera piemontese. Rosanna invece è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro trasformandola in fretta in una creatura determinata e sensuale, ansiosa di cambiare la sua esistenza. Cos'abbiano in comune due donne cosí, non ci vorrà molto a scoprirlo. Sono vive nonostante tutto, profondamente capaci di amare e d'insegnarsi qualcosa l'un l'altra. Un giorno Esther domanda a Rosanna di aiutarla ad avere un figlio, «come nella Bibbia fece Agar per Abramo e Sara». Il loro universo non esclude affatto gli uomini. Esther è legata al marito Riccardo da una complicità generosa e Rosanna ama Nicola con un'irruenza passionale, che trova negli assolo e nelle improvvisazioni jazz la sua colonna sonora. Intanto il mondo va avanti e le interroga senza risparmiarle: dalla guerra alla Torino postbellica che si avvia alla ricostruzione, passando per Bartali e Togliatti, gli anni delle rivolte studentesche e il terrorismo, fino alla caduta del muro di Berlino. I giorni si riempiono di cose da fare, giacche di pannofix, segreti condivisi, paure, entusiasmi, scommesse, Fiat 1100 che arrancano su autostrade pericolose appena costruite. È la vita che corre, la vita di due amiche che non saranno mai più sole.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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alice pivetti 27 febbraio 2018
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Il racconto è scorrevole ma i personaggi sono appena abbozzati, non c'è profondità psicologica, la complessità della relazione tra i protagonisti è appena accennata e poco probabile: una donna che non può avere figli chiede a un'altra di fare un figlio con il marito. Il figlio nasce e i tre rimangono a vivere insieme con la ragazza che è la madre naturale del bambino a fare da tata. E tutto questo rimane un segreto fra i tre e il dottore che ha fatto nascere il bambino. La Oggero rimane in superficie, non racconta nulla delle pieghe psicologiche ed esistenziali che un tale intreccio dovrebbe far investigare. Il racconto manca di una visione ampia e profonda. Buono per una trasposizione televisiva, tipo fiction, i protagonisti tutti buoni, senza ombre, tagliati con l'accetta nonostante la situazione straordinaria che vivono.
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