Biografia asciutta e coinvolgente che disvela le pagine più belle della vita e delle poesie in note di uno dei giganti della musica cantautorale italiana. Poetiche le rievocazioni sui luoghi natali. Si avverte solo la mancanza di foto che avrebbero dato maggior pregio all'opera.
Montanaro di pianura, nato a Modena, diffidente, avaro di sé, sobrio e bevitore, pigro e serissimo, ma chiacchierone instancabile, Francesco Guccini ha scelto, per la prima volta, di raccontare la sua vita. E ci è riuscito, in questo libro bello e bizzarro, nell'unico modo per lui possibile: fingendo di parlare d'altro, per dire tutto di sé. Per farlo, Guccini organizza una geografia: Pavana col mulino degli avi, i nonni, le nonne e i bisnonni, il bosco, il fiume, la montagna. Modena, odiata e amata, piccola città bastardo posto. Bologna, l'eletta, in via Paolo Fabbri, una vecchia signora dai fianchi un po' molli col seno sul piano padano e il culo sui colli. E poi gli altri luoghi e i loro aneddoti: le osterie, il giornale per sbarcare il lunario (perché cantare non è mica un mestiere), e le balere, dalla via Emilia al West, con gli orchestrali, le giacche con i lustrini, il rock and roll. E ancora: l'amore per il cinema, con gli amici Luciano Ligabue e Leonardo Pieraccioni, per le chitarre, per i fumetti e per l'ottava rima. E infine: il concerto, il luogo dell'incontro col pubblico, secondo una liturgia ritualizzata che comincia con il c'era una volta di "Lunga e diritta correva la strada" di "Canzone per un'amica" per finire con l'epos trionfale di "Non so che viso avesse" della "Locomotiva".
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Bellissima biografia divisa in due parti: nella prima il cantautore italiano ci racconta della sua infanzia nel mulino di famiglia a Pavana, della sua giovinezza a Modena, della nascita della passione per la lettura, del suo incontro con la chitarra (e delle sue chitarre), della sua esperienza come giornalista, delle balere, dell'America vissuta come mito da bambino e vissuta poi come realtà, attraverso l'esperienza del prozio Enrico (Amerigo della canzone), dei suoi amori, delle sue esperienze cinematografiche. Nella seconda parte Alberto Bertoni ci parla di Guccini attraverso le sue canzoni, di come sono nate e degli spunti che ci son dietro. Guccini sa raccontarsi in maniera comica ed ironica, divertendo ed "intrattenedo" il lettore.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it