Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 70 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Spagna
La notte ha cambiato rumore
Disponibilità immediata
6,60 €
6,60 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Cartarum
6,60 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Bookat
10,00 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
13,20 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
13,20 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Cartarum
6,60 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Bookat
10,00 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
13,20 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
13,20 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi
La notte ha cambiato rumore - María Dueñas - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
notte ha cambiato rumore

Descrizione


Sira Quiroga è una giovane sarta nella Madrid degli anni Trenta, sta per sposarsi e avviarsi a un destino senza imprevisti quando perde la testa per un carismatico imprenditore e, prima che scoppi la Guerra Civile, lascia la Spagna per trasferirsi con lui in Marocco. Ma qui si ritrova presto sola, ingannata e piena di debiti. Raggiunto il protettorato spagnolo di Tetuàn, con l'aiuto di alcuni improbabili amici Sira riesce ad aprire un atelier di alta moda che, grazie al suo gusto e alla sua forza di volontà, diventa il punto di riferimento per le signore più ricche e influenti della città. Una clientela all'apparenza insospettabile, ma che nasconde dei segreti. E qui il destino di Sira subisce una svolta imprevedibile, intrecciandosi con quello di un variegato gruppo di personaggi, alcuni dei quali storicamente esistiti. Saranno loro a dare a Sira la possibilità di riscattarsi, di ricostruire pezzo a pezzo il suo destino. La notte ha cambiato rumore può essere letto come un moderno feuilleton, avvolgente e irresistibile nel disegnare le atmosfere e con uno splendido cast di personaggi, trasportandoci sul filo della storia attraverso una mappa di affascinante ampiezza per intrecciare una storia di fedeltà e tradimento, coraggio e dedizione, amore e ideali, in cui i lettori scopriranno l'arte di narrare di una nuova scrittrice che combina sapientemente i generi e immette una linfa nuova nella grande tradizione del romanzo d'appendice.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2010
660 p., Rilegato
El tiempo entre costuras
9788804603207

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 4/5

Ho desiderato questo feuilleton e, dopo averlo ricevuto in regalo, non me ne sono pentita. Un genere che non frequento molto ma la storia mi aveva colpita ed ha mantenuto tutto ciò che prometteva. Una protagonista a cui ci si sente vicini, per cui si soffre e si gioisce, condividendone ogni ansia ed ogni speranza. Il ritratto di un mondo di cui abbiamo solo vagamente sentito parlare poichè fa parte del passato di un'altra nazione.Il ritratto di un'epoca che, con i nostri occhi moderni, spesso giudichiamo affascinante ma che era densa di problemi e di pericoli non meno del presente.Unica pecca: un inizio un po' lento,particolare scoraggiante e pericoloso per un romanzo così corposo, ma basta perseverare e ti cattura.

Leggi di più Leggi di meno
FRANCESCA TORRINI
Recensioni: 5/5

Un bel libro scritto molto bene, con una protagonista che ti affascina per la forza e il coraggio. Un semplice romanzo che fa vivere delle belle emozioni

Leggi di più Leggi di meno
CARLO TURCO
Recensioni: 2/5

Mi sono lasciato affascinare dal vantato successo del “passaparola” e dall’indubbia carica suggestiva del titolo della versione italiana, quantunque assolutamente privo di riferimenti alla storia, al contrario di quello spagnolo (che suona: “Il tempo tra le cuciture”): e questo ha certamente contribuito a rendere più cocente la delusione inflittami da questo romanzo. Gli ingredienti per farne una storia affascinante c’erano tutti: l’intreccio della vicenda un po’ feuilleton della protagonista Sira Quiroga, la sartina divenuta titolare di un atelier d’alta moda e spia, l’esotismo dell’ambientazione in buona parte nel Marocco allora spagnolo, il contesto storico del colpo di stato franchista e la partecipazione romanzata di personaggi reali del periodo. Ma come si sa nella narrativa ciò che più conta è come la storia viene raccontata: ed è proprio qui che, a mio parere, nonostante le ottime carte dell’autrice, si verifica il tonfo. L’impressione è che la ricchezza delle fonti storiche – testimoniato dall’estesissima bibliografia – e la preoccupazione di utilizzarle ampiamente abbia finito per prendere la mano all’autrice e nuocere alla narrazione. Molte delle informazioni “storiche” vengono infatti trasmesse al lettore con una dovizia di particolari che però appaiono del tutto esorbitanti in quanto solo assai parzialmente funzionali rispetto alla narrazione, come se lo scopo fosse quello di fornire una sintesi esauriente delle notizie riportate nei testi della bibliografia. Non a caso questa informazione viene spesso fornita attraverso colloqui tra i personaggi che, anziché dialoghi, sono monologhi – talvolta scambio di monologhi - in circostanze e situazioni che li rendono, quanto meno, assai poco plausibili. La ridondanza dell’informazione non riguarda soltanto gli eventi storici. Per esemplificare, è certamente necessario che la protagonista informi delle proprie vicende e dei propri intenti il commissario che la inquisisce: ma qual è la necessità di ricorrere a un discorso diretto che ripercorre per filo e per segno quanto il lettore già conosce, quando basterebbero pochi cenni di discorso indiretto (pp. 183-185) ? Una parte notevole, in tutto questo, tocca al personaggio di Felix, che si colloca nei confronti della protagonista narrante come una sorta di Pigmalione. La stessa narratrice afferma, a proposito delle questioni di forma su cui lui la istruisce: “Non riuscii mai a capire dove avesse imparato quelle cose, visto che la sua esperienza sociale era inesistente e la sua cerchia di amicizie scarsa quanto la mia. La sua vita si limitava al lavoro monotono presso l’Assessorato alle forniture e ai servizi, a sua madre e alle sue miserie, alle sporadiche scappatelle notturne in locali malfamati e ai ricordi di qualche raro viaggio a Tangeri prima che iniziasse la guerra: tutto lì. Non aveva mai messo piede in Spagna in vita sua.” Il mistero rimane tanto più fitto e paradossale per il lettore, soprattutto perché Felix, a parte che sulle questioni di forma, fornisce con dovizia di particolari notizie sul generalissimo Franco, il suo entourage e relativi intrighi, i suoi familiari, quasi parlasse di compagni di merende. Vero è che Felix leggeva moltissimo, anche riviste straniere, ci informa poco dopo la narratrice: ma molte di quelle informazioni non possono essere tratte altro che dai testi citati in bibliografia, di decenni posteriori all’epoca delle vicende narrate! Tra gli aspetti negativi della protagonista-narratrice che colpiscono – ma qui ammetto che il mio giudizio possa essere influenzato da fattori soggettivi – è che a fronte della totale immersione delle vicende di Sira Quiroga in un periodo tragico della storia di Spagna, l’eroina appare motivata da ragioni puramente personali, da una dose sproporzionata di egocentrismo, e quindi, rispetto alla drammaticità degli eventi, assolutamente priva non solo di passione ma persino di una partecipazione appena più che superficiale, di maniera. Eccola, così, prendersi una pausa dal lavoro di sartoria, e godersi le uscite del venerdì beandosi dello “spettacolo grandioso” del “califfo che usciva dal suo palazzo e si recava alla moschea in groppa a un cavallo bianco, sotto un parasole verde, circondato da soldati indigeni con uniformi da sogno” (p. 190); eccola concedersi come “unico capriccio” l’acquisto di una radio per aggiornarsi sulle notizie della guerra civile; ed eccola infine sintetizzare così gli eventi dell’anno che si chiude: “Poi, in aiuto dei repubblicani accorsero le Brigate internazionali, Hitler e Mussolini riconobbero la legittimità di Franco, Josè Antonio Primo de Rivera venne fucilato in un carcere di Alicante, misi insieme ottanta sterline, arrivò il Natale.” (p. 191) All’editing sfuggono spesso anche particolari banali come, ad esempio, “quasi cinquantamila pesetas” consegnati alla protagonista a p. 50 che diventano d’un tratto “centocinquantamila pesetas” a p. 55. Si lasciano passare descrizioni dell’abbigliamento delle donne arabe del tipo: “Di solito un pezzo di stoffa copriva la bocca e il naso e scendeva fino alle sopracciglia.” (p. 129) O si avalla una concezione veramente maldestra del calcolo delle probabilità consentendo l’immagine di “un funambolo maldestro, che ha il cinquanta per cento di possibilità di cadere a terra e le stesse di rimanere brillantemente in aria.” (p. 183) Ci sono molteplici questioni in cui la credibilità delle vicende è messa a dura prova. Così quando si sostiene che ben 19 pistole possano essere legate con fasce al corpo della protagonista (e, a proposito, a chi e quanto possono essere utili 19 pistole senza un adeguato corredo di munizioni?); o che la stessa riesca poi a trascinarsi dietro un sacco con le pistole, con un piede scalzo e l’altro no, lungo i binari del treno, per tutta la tratta tra la stazione di Tetuàn e quella di Malalien (è facile verificare che si tratta di quasi 3 km!). Si ha un resoconto dell’incontro con la prima cliente d’alto bordo nell’atelier aperto a Tetuàn estremamente dettagliato, in presa diretta: ma non si capisce se, come e quando la sarta le abbia preso le misure (pp. 169-171). Più in generale, non appare del tutto plausibile che Sira riesca a confezionare perfettamente i modelli di case rinomate scopiazzandoli dalle fotografie delle riviste di moda, riuscendo a soddisfare le esigenze di una clientela tanto mondana quanto, evidentemente, disponibile ad accontentarsi di imitazioni. Non mancano poi molteplici casi di un linguaggio figurato talora assai arduo da digerire, come là dove si legge, a proposito di voci maschili provenienti da un ufficio: “… le voci sapevano che c’erano dei clienti e una di loro ci venne incontro, contenuta in un corpo robusto vestito di scuro.” (p. 23); immagine ricorrente, visto che in un altro passo si legge:”’Buongiorno, signorina’ disse la voce togliendosi il cappello. ‘Posso entrare?’” (p. 181) E cosa vedere quando ci si dice che “sentimenti e sensazioni mi si confondevano in testa rimbalzando contro le pareti del cervello” (p. 572). Insomma, tutti questi elementi hanno finito per far sì che la mia lettura proseguisse quasi per doverosa inerzia, stancamente, al solo scopo di “vedere come andava a finire”. Accanto al rimpianto per qualcosa che avrebbe potuto essere, ma non è stata, anche una decisa irritazione per il tentativo di parallelo effettuato nel risvolto di copertina con l’ineguagliabile “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafòn: un confronto assolutamente impossibile, da pubblicità ingannevole.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

María Dueñas

1964, Puertollano, Ciudad Real

Laureata in Filologia inglese è titolare della cattedra di Filologia e Letteratura inglese all'Università di Murcia. Ha insegnato anche in alcune università nordamericane e ha scritto numerosi saggi accademici e partecipato a diversi progetti educativi, culturali ed editoriali.La sua famiglia materna ha vissuto a Tetuán negli anni del Protectorado Español in Marocco e, partendo dai ricordi e dalle narrazioni di quell'epoca, è nato il suo romanzo d'esordio, El tiempo entre costuras (La notte ha cambiato rumore, Mondadori 2010). Nel 2013 è uscito, sempre per Mondadori, Missione oblio, mentre nel 2019 Le figlie del capitano.Articoli e recensioni su Wuz.Lo studio di María DueñasLa scrittrice nel suo studio, dove ha scritto il...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore