I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica - Pietro Ichino - copertina
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Letteratura: Italia
I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica
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Descrizione


"Perché, mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per risanare i conti dello Stato, nessuno propone di cominciare a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti?" Il 24 agosto 2006, dalle colonne del "Corriere della Sera", Pietro Ichino lancia una proposta che scuote il mondo politico e sindacale. Chiave di volta del progetto è l'istituzione di organi indipendenti di valutazione (OIV) capaci di stimare l'efficienza degli uffici pubblici e dei loro addetti, per consentire il licenziamento nei casi più gravi, ma anche l'aumento delle retribuzioni dei dipendenti che lavorano per due. Intanto, al forum del "Corriere" arrivano in un giorno e mezzo 1500 interventi, tra cui molte istantanee di nullafacenti ritratti dal vivo: dall'impiegata che timbra il cartellino e poi va dal parrucchiere, al funzionario sano come un pesce che usa "prendersi la malattia" tutte le volte che torna al paese, al professore semianalfabeta. In questo libro Pietro Ichino, oltre a spiegare la sua proposta, affinata in collaborazione con altri studiosi, raccoglie una piccola antologia di quegli interventi.

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I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica

Dettagli

Tascabile
121 p., Brossura
9788804574682

Valutazioni e recensioni

  • Luigi Russo

    In un periodo in cui si parla molto delle inefficienze della Pubblica Amministrazione, questo snello saggio di Pietro Ichino può servire da bussola per comprendere meglio i problemi in cui si dibatte il mondo del lavoro pubblico. L'ultima parte, dedicata a una proposta di legge per ammodernare la macchina statale, è certo molto tecnica e forse non adatta per il grande pubblico, cui pure si rivolge il libro. Ciò non toglie che questo libro dovrebbe far riflettere molti, sindacati in primis, sulla situazione attuale della Pubblica Amministrazione.

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Foto di Pietro Ichino

Pietro Ichino

1949, Milano

Nato a Milano il 2 marzo 1949, Pietro Ichino si è laureato nel 1972 in diritto del lavoro alla Statale di Milano, dove avrebbe poi insegnato come professore di diritto del lavoro. Ha lavorato come editorialista del «Corriere della Sera», è stato dirigente sindacale della Fiom-Cgil, responsabile del Coordinamento servizi legali della Camera del Lavoro di Milano, deputato nel Parlamento italiano nelle file del Pci nell'ottava legislatura. È senatore del Pd e ha scritto numerosi libri sul lavoro, tra i quali ricordiamo: Diritto del lavoro per i lavoratori (De Donato 1975-77), Il collocamento impossibile (De Donato 1982), Il tempo della prestazione nel rapporto di lavoro (Giuffrè 1984-85), Subordinazione e autonomia nel diritto del lavoro (Giuffrè,...

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