Vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, Salvo D'Acquisto nacque a Napoli il 15 ottobre 1920 e crebbe in una famiglia profondamente cristiana. Dopo avere studiato al Ginnasio, presso l'istituto Salesiano "Sacro Cuore" di Napoli, si arruolò volontario nell'Arma dei Carabinieri il 15 agosto 1939, frequentando la Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Con l'entrata in guerra dell'Italia, si arruolò volontario nella "Campagna del Nordafrica", nella 13 Divisione Aerea "Pegaso", di stanza a Bengasi (Libia). Nel febbraio 1941 rimase ferito ad una gamba durante uno scontro a fuoco con le truppe inglesi. Successivamente fu ricoverato all'ospedale di Bengasi per una forte febbre malarica. Rientrato in Italia, il 15 dicembre 1942 conseguì il grado di Vicebrigadiere e fu destinato alla Stazione Carabinieri di Torrimpietra, borgo rurale a circa trenta chilometri da Roma. Insignito della Medaglia d'oro al valor militare per aver sacrificato la sua vita, il 23 settembre 1943, per salvare 22 civili di Torrimpietra che stavano per essere fucilati dai nazisti. Salvo D'acquisto è un eroe che, purtroppo, ha subito la stessa sorte dei numerosi eroi che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale ed hanno sacrificato la loro vita per consegnarci l'Italia repubblicana, libera, democratica e antifascista: la sorte di essere dimenticati o di non essere ricordati nel modo dovuto. Il testo teatrale da rappresentare nelle scuole si pone l'obiettivo di mantenere viva la memoria. Anche se ci si rende conto che a volte non si tratta solo di memoria. Perché la memoria ha a che fare col ricordo e si può ricordare solo quello che si è conosciuto. E a noi, spesso, è mancata e manca proprio la conoscenza. Con questo testo ci si è proposti di far conoscere e, quindi, di ricordare la storia di un uomo giusto che di fronte alla scelta di stare dalla parte della libertà e della civiltà o dalla parte della barbarie non ha avuto dubbi ed ha testimoniato la sua scelta donando a tutti noi la sua vita. Il nostro ruolo è quello di ricordarlo sempre e di ricordare tutti coloro che, come Salvo, ci hanno donato il bene prezioso della libertà.
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