Con questo film inizia la fase discendente (e purtroppo definitiva) di Argento. Come per Tenebre, anche il commissario (interpretato da Barberini) è poco credibile. Molto brava invece la protagonista, una poco nota Cristina Marsillach. E’ un film molto violento, come Tenebre e Profondo Rosso. Vi è una scena che ho trovato ‘insopportabile’. La protagonista è legata ad una sedia e deve assistere ad un omicidio; affinché non chiuda gli occhi, il sadico assassino le pone sopra le palpebre degli aghi. La scena più bella è quella in cui i corvi aggrediscono l’assassino nel corso della rappresentazione. Belli i costumi e la scenografia. La colonna sonora comprende musiche del bravo Simonetti , brani Heavy Metal degli Steel Grave e celebri composizioni di musica classica. Al soggetto Argento non ha mai prestato particolare attenzione, ma la spiegazione finale non convince proprio.
