Opus 111

Oltre a essere una delle opere più emblematiche di Beethoven, la Sonata No.32 per pianoforte op.111 (1821-22) è una dimostrazione di radicale modernità. Essa rappresenta l’inizio del declino della forma sonata – pilastro fondamentale per tutti i compositori del secolo precedente – e introduce nel suo secondo movimento un nuovo modo di costruire la frase musicale, tanto da essere considerato da qualcuno come antesignano del jazz. Le innovazioni introdotte, specie nell’ambito ritmico, ha lasciato perplessa la maggior parte dei compositori suoi contemporanei. Ed è in questa frattura che Aka Moon trova lo spazio ideale da occupare insieme a tre artisti dalla forte personalità musicale: il cantante Fredy Massamba, che introduce la sua forza espressiva di storyteller africano, l’astro nascente dell’accordeon portoghese João Barradas che apporta una modernità urbana con la particolarità di suonare sia strumenti acustici sia strumneti elettronici e, infine, il pianista Fabian Fiorini, compagno di lunga data di Aka Moon, con il ruolo di specchio musicale della sonata di Beethoven. È attraverso questo nesso di significati con risonanze multiple che Fabio Cassol si avvicina alla sonata di Beethoven, sincronizzando gli spazi emozionali che si vanno oltre i periodi, le culture e i punti di vista sociali ed estetici.