Out on a limb. Un amore in bilico. La biblioteca di Daphne

"Questo romanzo non parla soltanto dell'avventura di una notte in cui viene concepito un bambino: parla dell'imparare a esporre le parti più incasinate e vulnerabili di sé, del lasciarsi amare per ciò che si è e dell'accettare aiuto, di sfidare i pregiudizi e superare gli ostacoli, di felicità disabile; è una realtà che tutti dovremmo vedere più spesso". (Nota dell'autrice)❤️❤️‍🩹

Ho sentito molto parlare di questo libro, tanto da incuriosirmi, è così l'ho comprato e letto. E sono molto soddisfatta, per una volta, di essermi fatta consigliare dagli altri. 😁 È stata una lettura così dolce e a tratti lenta. Lo slow burn non l'avevo previsto, almeno non di questa portata. Riflettendoci in un secondo momento al termine della lettura, sono arrivata alla conclusione che ci sta, in linea con la storia che racconta lo slow burn ci sta e come! Sia Win che Bo, i protagonisti, hanno delle situazioni passate irrisolte e prima di buttarsi in una nuova relazione devono risolverle e capire cos'è meglio per se stessi. La tematica della gravidanza inaspettata, a volte, è un trope messo a caso in un libro ma in questo romanzo ciò non avviene. Anzi, il tutto è incentrato proprio sulla gravidanza che la protagonista con la sua disabilità affronta, passo dopo passo, insieme a Bo. La chimica tra Win e Bo si avverte fin dalle prime battute che si scambiano ad una festa. Il modo ironico in cui si prendono in giro, il modo in cui si prendono cura dell'altro mi ha fatto sorridere ed emozionare. 🥰 Il libro mi è piaciuto moltissimo. Una piccola pecca, o meglio una mia preferenza. Mi sarebbe piaciuto leggere qualche scena dal punto di vista di Bo.

na storia fuori dagli schemi, tenera e potente allo stesso tempo. In un panorama romance spesso costellato di cliché, Out on a Limb spicca come un’autentica boccata d’aria fresca. Hannah Bonam-Young riesce a costruire una storia d’amore che nasce non da perfezioni idealizzate, ma dalle imperfezioni vere, tangibili, umane. L'incontro tra Win e Bo è una scintilla inaspettata che accende non solo l’attrazione, ma anche un viaggio di conoscenza e accettazione reciproca. Entrambi portano con sé segni visibili – fisici e interiori – che li rendono unici, e il fatto che l’autrice scelga di raccontare le loro storie senza pietismo ma con naturalezza e ironia, è forse uno degli aspetti più belli del romanzo. Win è brillante, schietta e autentica, una protagonista che non chiede compassione ma rispetto. Bo è silenzioso ma profondo, con un cuore grande quanto le sue paure. La gravidanza improvvisa li costringe a fermarsi, conoscersi, e forse – lentamente – scegliersi. Non per dovere, ma per desiderio. Il punto di forza di questo romanzo è il modo in cui affronta la disabilità senza trasformarla in trama principale, ma lasciandola sullo sfondo come parte integrante delle vite dei protagonisti. Si parla di inclusività, genitorialità, amore non convenzionale e della bellezza che nasce fuori dagli schemi. Con uno stile semplice ma delicato, Bonam-Young ci regala un romance contemporaneo che scalda il cuore, fa sorridere e – nei momenti giusti – anche riflettere.