Un paese laico è per molti italiani che lo vorrebbero solo un miraggio. La politica ha un tale timore di sentire lamentele provenire da trastevere che tratta i cittadini esattamente come fa la chiesa, cioè come bambini dal difficile apprendimento. Il guaio è che moltissimi italiani sono davvero preda del loro infantilismo, non vogliono assolutamente crescere ed emanciparsi. lo Stato è parola maschile, la Chiesa è parola femminile.....secondo voi da che parte andranno le bambinone e i bambinoni italiani? La questione è molto più seria di come possiamo immaginarla attraverso queste figure di ludico umorismo. Il bambinone italiano non è affatto innocente se non per la sua vecchia,grassa mamma trasteverina sempre pronta a perdonarlo a patto che indossi ancora i vestitini e la bavaglia quando mangia e ovviamente gli tenga stretta immancabilmente la mano. Il dramma comincia quando tra questi bimbi dal viso paffuto e sereno spunta qualcuno che si scopre adulto e comincia a strapparsi gli stupidi vestitini di dosso e addirittura pretende cose che il regolamento dell'asilo vieta categoricamente, così gli altri bambinoni vengono impressionati dalla truce scena e iniziano a frignare talmente tanto che la mammona arriva ad espellere l'osceno disturbatore e gli promette che d'ora in poi avrà una vita assai difficile. Auguriamoci che questo coraggioso individuo venga adottato da un padre che lo difenderà nei suoi diritti di cittadino e che la mammona possa solo sbraitare di tanto in tanto. Auguriamoci che questo paese diventi adulto.
Un paese in ginocchio
Un saggio che racconta la visione cattolica dell'Italia, presente nelle azioni quotidiane, come nei modi di dire, anche di coloro che alla Chiesa si dichiarano sempre e comunque avversi. Il cattolicesimo è infatti il DNA italiano, più di ogni altra cosa, più del bel panorama e della pizza, anche se questo rimane sempre "il paese del sole e del mare", votato a una vocazione turistica pervasiva, in cui il Vaticano ha senz'altro un peso rilevante, come attrazione per i devoti o come seducentissimo richiamo folkloristico per i non credenti. La storia d'Italia è legata in modo inestricabile a quella della Chiesa di Roma. No: la storia della Chiesa è a tutti gli effetti la storia d'Italia, visto che in sostanza alla sua ingombrante presenza si deve la peculiarissima, e spesso non felice, situazione nelle vicende e perfino nella geografia del Belpaese. Ciò vale anche nei momenti di perfetto accordo (non moltissimi alla fin fine) con il corpo della nazione, come è sempre stato evidente a tutti i viaggiatori stranieri, perplessi di fronte a una visione delle cose in cui gli "uomini con la gonna" sono sempre stati - o quasi - il baricentro dell'esistenza. Una realtà evidente nelle moltissime opposizioni su fatti singoli o su una generale visione del mondo, ripercorsa nella vita di tutti i giorni e nelle visioni collettive, secondo dinamiche esplose in tutte le infinite diatribe di guelfi e ghibellini, nel Risorgimento, al tempo dei referendum sul divorzio e aborto negli anni '70 o in altri momenti nevralgici.
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Anno edizione:2011
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MASSIMO CASTELLI 01 aprile 2011
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