In quest'opera Verne esprime le sue preoccupazioni quanto mai attuali su un futuro incerto destinato alla meccanizzazione della società, dove ci sarà sempre meno posto non solo per gli artisti ma anche per l'arte in generale. Completamente differente dagli altri suoi romanzi di fantascienza, quest'opera stupisce per la sua tragicità e assume ancora più importanza dal fatto che, anche se ambientata nel 1960, parla di un futuro che potrebbe essere il nostro. Un libro che senza dubbio fa riflettere molto.
Parigi nel XX secolo
Verne interpreta il gusto della sua epoca: esotismo ed esigenze d'evasione, attenzione alle promesse della scienza e delle tecnologie, fiducia nel progresso. Nella trasparenza delle sue immagini più straordinariamente anticipatrici, però, non di rado si legge una certa diffidenza verso le macchine e verso un futuro nel quale l'uomo rischia di perdersi. Questo radicale pessimismo che vena Parigi nel XX secolo, fu il motivo per cui, scritto nel 1863 il racconto fu ritrovato e pubblicato solo nel 1994.
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Anno edizione:2013
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In commercio dal:1 gennaio 2013
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