Scrivere di cinema è ciò che Enrico Ghezzi sa fare forse meglio di chiunque altro: questa raccolta, che include suoi saggi del periodo tra il 1974 ed il 2001, è un compendio corposissimo (oltre 600 pagine!) di articoli e riflessioni acuti e ricchi di spunti. Chi ama il cinema ritroverà il piacere di sentirsi raccontare le tecniche, chi non ha visto un determinato film sarà giocoforza incuriosito a vederlo, dopo averne letto dalla penna di Ghezzi. Per il prezzo al quale viene proposto questo libro nella sua edizione tascabile, è assolutamente un tesoro!
"Eppure non si può non essere iconoclasti. Specialmente se si è della razza che farebbe cinema anche con gli specchietti retrovisori, o anche senza specchietti, semplicemente viaggiando in moto o attraverso la città." (Dall'introduzione). Pubblicato per la prima volta nel 1995, e da allora ristampato in numerose edizioni, il volume, presentato in edizione tascabile, raccoglie articoli, scritti, riflessioni, digressioni e brani di pensiero del più attento e acuto fra i critici cinematografici, l'unico capace di trattare "le parole come persone".
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Anno edizione:2000
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Formato:Tascabile
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CHRISTIAN IMPARATO 11 marzo 2017
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