Paul Léautaud, chi era costui? Sarebbe facile identificarlo come <i>amico di Mallarmé</i> o <i>amico di Valéry</i> ma così non si coglierebbe l'essenza dell'uomo, sebbene lo si collocherebbe correttamente in quella congerie culturale che fu la Parigi tra la fine '800 e l'inizio '900. Tuttavia, questa stessa non potrebbe essere più distante dall'<i>ésprit de l'homme</i>: Léautaud non era infatti né un viveur né un ozioso flâneur, quanto piuttosto un modesto seguace del λάθε βιώσας (láthe biósas). Probabile che questo personaggio minore neppure meriterebbe una biografia, ma l'abilità e il merito di Franzosini stanno nell'aver creato un <i>racconto</i> che, seppur incentrato su un singolo episodio campale, ci restituisce la cifra umana di una <i>persona</i>. Di psicologia spicciola non ne tenta affatto, ma sarebbe inverosimile che i tormentati albori della vita di Léautaud non ne avessero foggiato il carattere ritroso. Figlio di un gaudente e donnaiolo, la madre lo abbandonò prestissimo e i contatti con lei furono sempre estremamente limitati. Le figure femminili in continuo avvicendamento non ebbero mai realmente facoltà di mitigare l'inevitabile conflitto col padre. Condannato a un'infanzia di solitudine, cercherà questa stessa in età adulta, rifuggendo Parigi e la sua roboante vitalità e trovando rifugio in mezzo a un numero di randagi in costante aumento. Una biografia senza inizio e senza fine, se vogliamo, quasi senza date (ma possiamo ricavarle noi), umana e basata in gran parte su scritti e lettere (ah!) dello stesso Léautaud. Uno scritto elegantissimo, ricco di spunti e di interesse sebbene sempre sobrio. Non una versione di parte (quella la scegliamo noi) né un vacuo racconto sentimentale, ma un ritratto a cui il colore lo diamo noi.
Per espresso desiderio
Edgardo Franzosini ha cesellato questo piccolo gioiello, che racconta un incesto immaginario. Lo ha fatto trattando una materia bruciante come fosse un entomologo, in un libro eccentrico e appassionante.
«Con un’amante la soluzione è una sola, semplice,» pensa Léautaud sprofondando la testa nel cuscino. «Quando è finita con una si comincia con un’altra. Ma con una madre? È come con la vita. Non ne puoi avere due. Se hai fallito con una, hai fallito per sempre.»
«Franzosini lavora sui dettagli, costruisce i suoi libri tessendo fatti insoliti, curiosità, aneddoti che divertono senza che il riso allontani il loro mistero.» - Andrea Cirolla, L’Indice dei libri
«Franzosini scava nelle pagine, raccoglie un nome e va alla ricerca di ogni dettaglio della sua esistenza, da una storia di poche righe squaderna una vita.» - Chiara De Nardi, Doppiozero
«Un libro avvincente e documentatissimo». - Federico Varese
«È un rabdomante di vite estravaganti fino alla salvazione di sé, Edgardo Franzosini. Corteggiate con inchiostri pazienti, felpati, sobriamente esatti.» - Bruno Quaranta, Robinson
Ci voleva forse un romanzo come "Per espresso desiderio" per raccontare uno scrittore, un critico e un poeta come Paul Léautaud, morto ultraottantenne nel 1956, ormai da quarant’anni lontano dal mondo letterario, isolato, ostile a tutto quello che lo circondava. E ci voleva un autore come Edgardo Franzosini, noto per i suoi libri meticolosi e nitidi, per svelare il nodo che ha tormentato il poeta francese per buona parte della sua esistenza. “Ho trovato cosa mettere come epigrafe sulla mia tomba,” scriveva Léautaud nel settembre 1921: “Rimpiango tutto”. Tra le occasioni mancate, affidate alle 6500 pagine del suo diario, c’era posto anche per “il rimpianto di essere stato così sciocco davanti ai suoi no quella sera che ero in camera sua e lei si stava spogliando per andare a letto”. La lei a cui si riferiva era la madre, Jeanne Forestier, nata a Parigi nel 1852 da una modesta coppia di borghesi. Una domenica Jeanne, che non ha ancora sedici anni, va a far visita alla sorella Fanny e al suo compagno, Firmin Léautaud, un attore della Comédie Française, e ne diventa l’amante. Da uno di questi incontri, il 18 gennaio 1872, nasce Paul, che la madre abbandona subito per seguire la sua vocazione di attrice. Il futuro scrittore avrà modo di rivederla solo in quattro occasioni. Ma l’incontro cruciale avviene nell’autunno del 1901 a Calais. Paul ha quasi trent’anni, finsero dapprima di non conoscersi, poi, qualche ora dopo, caddero “l’uno nelle braccia dell’altra”, come scrisse Léautaud, ammettendo però che stava forzando i toni. Dopo quella volta non si videro più. Si scambiarono lettere solo per qualche mese. E lui non dimenticò mai quei giorni passati con la madre.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:8 aprile 2025
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LuigiAmen 28 aprile 2025Biografia elegante
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