Per sempre lontano

Mi aspettavo una trama coinvolgente, appassionante. Il ritmo, invece, non incalza. I personaggi non coinvolgono. non lo consiglio

La storia di Lillian Leyb, fuggitiva dalla Russia e dallo sterminio della propria famiglia negli Stati Uniti e quindi nell'avventuroso viaggio di ritorno verso la Siberia, alla ricerca della figlioletta creduta morta, è particolarmente suggestiva per la struttura e la tecnica della narrazione. Tutta "in presa diretta", per così dire, segue momento per momento le vicende della protagonista in fasi successive della vicenda; gli spazi intermedi vengono coperti dal ricordo o dai racconti della stessa protagonista. A tratti, inoltre, la voce narrante si allarga ben al di là del punto di vista della protagonista, investendo ciò che avviene - o avverrà - ad altri personaggi della storia (e di cui la stessa protagonista rimarrà ignara). Accompagnato da un linguaggio descrittivo particolarmente efficace, non di rado lirico, il tutto conferisce alla narrazione caratteri che si alternano tra verismo e fiabesco, riuscendo a fonderli armoniosamente Parallelamente finisce per oscillare il mio stato d'animo di lettore: a tratti chiamato a guardare dall'esterno i fatti, quasi con distacco, per poi trovami invece profondamente emozionato e partecipe. Un libro che ripaga una rilettura, anche immediata, con un più intenso apprezzamento delle sue qualità.