Perimetri. Incontri internazionali d'Arte
Incontri Internazionali d'Arte, Palazzo Taverna, Roma maggio - giugno 1978. Testo, in italiano e inglese, di Achille Bonito Oliva. Numerose fotografie in bianco e nero di Claudio Abate, Enzo Cannaviello, Mimmo Capone, Mario Cresci, Luca Patella, Massimo Piersanti, et al. alle installazioni realizzate da Maurizio Benveduti, Daniel Buren, Tullio Catalano, Christo, Luciano Fabro, Joan Jonas, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Robert Morris, Luca Patella, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Jack Smith e Niele Toroni
8vo. pp. 72. . Molto buono (Very Good). . . ."Intanto questi artisti hanno scardinato del centro storico l'idea statica della monumentalità, di una presunta ed intoccabile verticalità fatta solo per una stupefazione turistica, legata a un concetto di contemplazione estasiata e passiva. La capacità di intervento nasce dalla consapevolezza che l'arte d'avanguardia, se è stata in alcuni precisi momenti storici un lavoro di rottura e di effrazione, oggi è un'opera di legamento e di continuità con alcuni modelli linguistici, morali e politici della storia dell'arte. In questo senso gli interventi operano non sulla opposizione e sulla negazione del contesto storico, bensì sulla loro capacità di porsi in un rapporto d'integrazione dialettica, in cui la centralità dell'arte e la nozione di centro storico trovano una loro motivazione e una loro sincronia nella nozione, appunto di centro". (A. Bonito Oliva).
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<p>Incontri Internazionali d'Arte, Palazzo Taverna, Roma maggio - giugno 1978. Testo, in italiano e inglese, di Achille Bonito Oliva. Numerose fotografie in bianco e nero di Claudio Abate, Enzo Cannaviello, Mimmo Capone, Mario Cresci, Luca Patella, Massimo Piersanti, et al. alle installazioni realizzate da&nbsp;Maurizio Benveduti, Daniel Buren, Tullio Catalano, Christo, Luciano Fabro, Joan Jonas, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Robert Morris, Luca Patella, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Jack Smith e Niele Toroni</p> 8vo. pp. 72. . Molto buono (Very Good). . . . <p><em>"Intanto questi artisti hanno scardinato del centro storico l'idea statica della monumentalit&agrave;, di una presunta ed intoccabile verticalit&agrave; fatta solo per una stupefazione turistica, legata a un concetto di contemplazione estasiata e passiva. La capacit&agrave; di intervento nasce dalla consapevolezza che l'arte d'avanguardia, se &egrave; stata in alcuni precisi momenti storici un lavoro di rottura e di effrazione, oggi &egrave; un'opera di legamento e di continuit&agrave; con alcuni modelli linguistici, morali e politici della storia dell'arte. In questo senso gli interventi operano non sulla opposizione e sulla negazione del contesto storico, bens&igrave; sulla loro capacit&agrave; di porsi in un rapporto d'integrazione dialettica, in cui la centralit&agrave; dell'arte e la nozione di centro storico trovano una loro motivazione e una loro sincronia nella nozione, appunto di centro". (A. Bonito Oliva).</em></p>
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Anno edizione:1978
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