Il peso

Ti dispiace se andiamo da qualche parte? Le chiedo. Dove? Ti dispiace? No Vado verso l'Hudson e la spiaggia che conosco, sulle barche in secca brillano delle piccole luci e in lontananza fischia un treno. Sono venuto qui la sera che ti ho baciato, dico. Quando Margo mi ha rotto il fanalino. Perché ci sei venuto? Mi chiede lei Volevo ripensare ancora un po' a te, ho detto. E volevo evitare mia madre, dico, ma poi scoppio a ridere, è una battuta. Parliamo a lungo e le chiedo se diventa più facile e lei risponde, non proprio, è solo diverso, è un dolore diverso e più sordo, un dolore che non ti stupisce più. Le chiedo com'erano i suoi genitori quando è successo e lei mi risponde che non sono più gli stessi. Dopo che è successo, per due anni non abbiamo fatto altro che litigare, dice. Ma adesso non è più così. Dopo un po' spengo il motore per non sprecare benzina e nella macchina fa così caldo che ci addormentiamo, di fronte alle barche e al fiume scuro.

Solitudini diverse, vite ed esperienze difficili ognuno a suo modo. Un peso che è kg ma che trascende il corpo ed è un peso interiore, una compensazione. Un libro toccante... e non serve aver conosciuto un disturbo alimentare perchè qui si vola alto e c'è molto di più.