Finalmente è stato ristampato questo cofanetto (abbastanza ambito all'epoca) che recupera tre album oramai sconosciuti. A parte la storia dietro gli stessi, che la descrizione copra ampiamente, vale la pena il recupero? Direi di sì, anche se non si grida al miracolo. Figlio di musicisti (padre direttore d'orchestra lo aiutò in alcuni pezzi) e benestante per aver accesso ad una strumentazione notevole per l'epoca (pensate che i sintetizzatori erano molto ingombranti e complicatissimi) produsse prima due dischi di quella che potremmo dire oggi ambient (lasciando stare i ritmi e le scelte stilistiche dei Tangerine Dream), anche se il secondo ha venature più classiche. Il terzo è una sorpresa, dato si sposta verso l'electro pop orecchiabile e cantato, contenente anche una hit dell'epoca, oggi poco nota ma piacevole. Un po' curiosità, un po' valida affermazione del talento solista a cui si aggiunge la versione teutonica del dandismo new wave allora rampante. Merita, dunque? Certamente e godetevi di un piccolo viaggio nel tempo
