Caronte è misteriosamente scomparso e qualcuno dovrà prendere il suo posto: questo compito complesso e apparentemente ingrato spetterà a Mono, suo figlio. Mono è un bambino e come tale ama giocare e non vorrebbe far altro tutto il tempo. Nel corso della storia, suddivisa in tre parti (Inferno, Vita e Morte), maturerà e imparerà a prendersi nuove responsabilità per adempiere al lavoro lasciatogli dal padre. Viene accompagnato nel suo percorso da diversi personaggi della mitologia, dalle moire a divinità come Erebo e Hypnos che lo aiuteranno a comprendere meglio gli esseri umani e le loro anime.
Il piccolo Caronte è una fiaba moderna, ambientata in un modo antico e magico, ma ricca di riferimenti, anche nerd, alla contemporaneità.
La trama, nonostante segua un iter a tratti prevedibile, non è banale e porta ad un finale inaspettato e commovente.
Riguardo alle tavole, Deborah Allo ha svolto un lavoro stupendo! I disegni sono avvolgenti e le pagine sembrano dipinte. Vi sono illustrazioni pazzesche che coprono un’intera pagina e altre che immerse in uno sfondo bianco creano un’atmosfera onirica, come in un sogno. Molte interessante la scelta di lasciare in bianco e nero le tavole dove Mono si reca nel regno della Morte.
Sicuramente è un’opera che consiglio e valuto positivamente. La trovo adatta ad un pubblico molto variegato: un bambino ne apprezzerà i colori e la trama principale, un adulto potrà restare colpito da tutte quelle riflessioni e riferimenti accennati in modo delicato che rendono Il piccolo Caronte un fumetto di spicco, simpatico, coinvolgente e profondo.
