Tra i conflitti più sanguinosi vi fu senza dubbio quello della Prima Guerra Mondiale che spezzò circa dieci milioni di vite umane, senza contare i feriti e i cinque milioni di persone che, sparse ovunque nel mondo, morirono per le carestie e le epidemie che il conflitto stesso aveva provocato. La città di Pisa non fu direttamente ferita dal conflitto ma dette il suo contributo in vite umane, specie tra i giovani studenti universitari. Essa contribuì anche alla salvezza di opere d'arte non solo proprie ma anche giunte fin da Venezia. "L'atmosfera di guerra si respirava un po' ovunque, tra ospedali, parrocchie e nelle vie cittadine del centro nelle quali la vivacità del popolo si era notevolmente smorzata, come si evince dalle cronache dei giornali locali..." (Laura Zampieri). Alcuni dei più autorevoli esperti raccontano la città toscana durante il primo conflitto mondiale: come città e cittadini affrontarono la guerra e come ne uscirono.
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A cura di Alberto Zampieri. Ospedaletto, Pacini Editore 2015,cm.21x29,5, pp.202, illustrazioni in bianco e nero e a colori, tavole in bianco e nero e a colori. brossura copertina figurata. Collana Storia.
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Anno edizione:2015
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