Platone e il mare
Come si pone Platone di fronte al mare? Dai dialoghi emerge una visione complessa, che tocca vari campi delle sue riflessioni. Platone ne sente il fascino e ne avverte i pericoli, non solo quelli connessi alla navigazione, ma anche quelli morali, che derivano dalla presenza nei porti di uomini di varie provenienze; e poi quelli legati alla ricchezza dei beni in essi accumulati, con la conseguente corruzione dei costumi. Sembra che ci sia in Platone, da un lato, una nostalgia del passato, di quando la città era piccola, e la vita era semplice, legata fondamentalmente all’agricoltura. Ma, dall’altro lato, e allo stesso tempo, è ben cosciente che il commercio marittimo è ormai strettamente legato alla crescita e all’evoluzione della città. Platone parla di tutto questo, e di altro ancora, nel suo “stile” unico ed inimitabile, mescolando ragionamenti logici con metafore, analogie, alcune immagini bellissime e poetiche. Una delle metafore più belle è quella tra il mare ed il discorso: il mare è come il discorso, o il discorso è come il mare, pieno di pericoli ma assolutamente indispensabile per la vita in comune tra gli uomini.
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Anno edizione:2023
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