Poesie di Giuseppe Giusti illustrate da Adolfo Matarelli. Commentate da un condiscepolo dell'autore ed annotate di ricordi storici dal Prof. Giulio Cappi - Giuseppe Giusti - copertina
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Poesie di Giuseppe Giusti illustrate da Adolfo Matarelli. Commentate da un condiscepolo dell'autore ed annotate di ricordi storici dal Prof. Giulio Cappi
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Descrizione


In-4° 32 x 22,5 cm , pp. 8 , 559, 1 , legatura coeva in mezza tela con titoli in oro al dorso. Segni d'uso alla legatura, con una leggera abrasione nella parte superiore del dorso, che ha provocato la parziale caduta dei titoli e qualche abrasione alla carta nei bordi e nei labbri dei piatti. Con un ritratto del Giusti fuori testo e centinaia di illustrazioni in bianco e nero nel testo, opera di Adolfo Matarelli Mata. Leggeri, piccoli segni d'umido alle prime e alle ultime pagine. Normale patina del tempo alle pagine, con leggere arrossature, in particolare ai margini, dovute al tipo di carta. L'opera, stampata presso la Tipografia degli Operai di Milano, non riporta alcuna data: un'edizione recante lo stesso titolo e lo stesso numero di pagine, con il medesimo apparato iconografico, ma su carta distinta, fu pubblicata dagli editori Aliprandi e Galliani, sempre a Milano, nel 1887 la presente edizione, su carta economica, fu impressa, probabilmente, in quegli anni.

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  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560026012442

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Giuseppe Giusti

(Monsummano, Pistoia, 1809 - Firenze 1850) poeta italiano. Nacque da agiata famiglia e studiò legge a Pisa, dove partecipò a riunioni patriottiche simpatizzando per i repubblicani. Più tardi, anche per influenza di A. Manzoni e di altri scrittori lombardi conosciuti a Milano nel 1845, abbracciò le idee dei moderati, cui restò fedele anche quando partecipò agli eventi del 1848 in Toscana. Morì di tisi in casa dell’amico Gino Capponi. La sua fama è legata a quel centinaio di poesie (la raccolta dei Versi editi ed inediti uscì postuma nel 1852) che egli stesso chiamò «scherzi» perché di prevalente intonazione satirica e giocosa. In quelle composte tra il 1831 e il 1845 domina la satira morale e sociale, espressa mediante la caricatura di alcuni tipi: il voltagabbana (Il brindisi di Girella),...

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