Poesie migranti. Antologia della sofferenza ribelle
La poesia è una forma del racconto. Il racconto è la narrazione di eventi di tutti i tipi, comprese le idee e le emozioni. Questo testo racconta episodi di una grande vicenda storica che ci attraversa oggi, era attuale ieri, almeno tra gli italiani, e ci accompagnerà in futuro non sappiamo per quanto tempo. Il racconto viene proposto in forma di poesia: non sappiamo se sia ‘vera’ poesia, se sia un’ipotesi di poesia o una finzione poetica. Poesie migranti sta per poesie di migranti. Ma i migranti non scrivono poesie. Nessuno dei protagonisti di questa esperienza intende proporsi come poeta, anzi, dovremmo dire non senza amarezza, intende proporsi: essi sono attori momentanei di un dramma enorme, sono portatori effimeri della parola, sono, in altri termini, soggetti precari dell’esistenza. Per quanto possa essere negata o umiliata, è proprio l’esistenza che si pone, e si pone ontologicamente nell’ordine e nel disordine dell’umano mediante persone, concrete persone. L’andamento apparentemente semplice della rappresentazione solleva domande enormi sul piano etico e metafisico che nessuna politica, per quanto scaltra, può infine cancellare o deviare artificiosamente.
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Anno edizione:2020
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