L’opera prima di Mara Motta presenta già, magari allo stato embrionale, gli spunti di In absentia, e non poteva essere diversamente perché un percorso poetico non può non tener conto della strada già fatta. Anche qui i versi sono esposti in modo semplice, ma sono profondamente permeati di sentimenti, che vanno dall’amore all’affetto, in forza di una visione della vita che tiene sì conto del mondo che ci circonda, ma che lo fa con serenità, perché tutto ciò che accade rientra nell’ordine del cose, e questo non vale solo per le gioie, ma anche per i dolori. Il beneficiario di questi sentimenti espressi con pacatezza dovrebbe essere contento di avere una compagna così che lo innalza su un piedistallo, e poco ci manca perché sia un altare (Da Spazio: Mi hai fatto spazio nel tuo cuore! / Non volevi intrusi…/ tranquillo dietro barriere di nuvole leggere! / Mi hai aperto un varco al sole / teneri sentieri / in cui rifugiarmi / per restare dove sai / di potermi amare./ Hai fatto spazio…/ accogliere il mio cuore / porterà note lunghe /di melodia d’amore!). Ce n’è più che a sufficienza per sentirsi lusingati, ma le repliche non si contano, sono incalzanti e allora… (Da Bacio: leggero / in una notte d’estate / può essere violino / può essere incantesimo / strana aria di sorpresa…/ resta il miracolo dell’attesa!). A un certo punto mi sono chiesto come sia possibile che una persona abbia dentro di sé un sentimento così forte, così assoluto, travolgente, un vulcano che della sua forza lascia trasparire solo una sottile filo di fumo. La domanda non è capziosa, volta come è a trovate i motivi di un comportamento, e ho così rilevato che la poetessa trova tutta questa forza nel senso di appagamento che ha della propria vita, in quel piacere sottile che ti coglie la sera prima del buio e che sboccia ogni giorno alle prime luci dell’alba, quando un sospiro e un sorriso sono la certezza di vivere nel modo migliore.
Poesie scarlatte
Un canto d'amore, espresso con semplicità, ma denso di emozione e di spiritualità. Mara Motta ci conduce per mano alla scoperta di una visione del mondo limpida, sorretta dalla fiducia in valori solidi, non legati all'effimero. Gioia e dolore, vittoria e sconfitta sono cantati con serena accettazione. Nostalgia, ricordo, a volte rimpianto sono accolti con la consapevolezza di chi ben sa che sono parte della vita e che sempre ci accompagnano nel nostro percorso. Il lettore, a sua volta, è condotto a farsi partecipe di questo intimo rapporto con la realtà e con gli altri esseri umani, riconoscendo nel cammino della poetessa il senso del nostro comune percorso di esistenza.
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Anno edizione:2022
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Renzo 12 ottobre 2024Un canto d’amore
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