I principi dello stagno Finn

I principi dello stagno Finn è un romanzo avventuroso sul colore e sulla meraviglia. Racconta dell’essere fratelli nella buona e nella cattiva sorte, della felicità nella vita all'aria aperta e dell'atteggiamento stoico di chi mantiene viva la propria sfortuna.

«Starsene sul sentiero fuori da una baita nell’Oslomarka dopo aver acceso il camino con pigrizia. Dopo aver finalmente scaldato l’interno della baita per asciugare i vestiti.
Uscire sotto le stelle, nella notte fredda, e inspirare profondamente. Bere l’aria! Fino a sentire il bruciore! Riempire un thermos con l’aria fredda a dieci gradi sotto lo zero e berla a grandi sorsi davanti al camino. Sprecare. Far cadere la tazza in modo che l’aria si rovesci. Non importa. Può semplicemente uscire e riempirla di nuovo. Respirare così tanto da sentirsi quasi collassare, e poi inspirare così profondamente che quasi si solleva da terra. Un pallone di aria fredda che si espande dentro il petto pronto a scoppiare.»

Oslo, un melo lascia cadere i suoi frutti su entrambi i lati della staccionata di confine alimentando il conflitto tra nonno Arnstein e suo fratello. È da un pezzo che quei due non si parlano, ma non si tratta solo di mele… qualcos’altro è nascosto nelle profondità di quel silenzio.