Theodore Zeldin, uno dei grandi intellettuali europei, una delle quaranta personalità di oggi le cui idee potranno influenzare il nuovo millennio, indaga il mistero della felicità della vita. E i modi che il mondo contemporaneo ci offre per ottenerla.
«Lotta per i tuoi diritti! Protesta! Non pensare all’orrore che hai intorno, divertiti, sii felice! Lavora sodo, diventa ricco e potente! Nascondi le rughe! - Sono davvero queste, e altre come queste, le uniche armi con cui possiamo difenderci dalla crudeltà della vita?».
Questo libro ci spinge a una ricerca e a una scoperta, quella di una nuova arte del vivere. Le riflessioni di Theodore Zeldin raccolgono aneddoti affascinanti, provocazioni inaspettate, fulminei slanci nel futuro, inedite riflessioni sul passato e sulla storia, e sono organizzate in una serie di sorprendenti domande: «A cosa serve lavorare tanto?»; «Ci sono modi più divertenti per guadagnarsi da vivere?»; «Basta rimanere giovani di spirito per non diventare vecchi?»; «Cosa hanno i poveri da insegnare ai ricchi?»; «Cosa hanno i ricchi da insegnare ai poveri?». Questa ricerca diviene allora un manuale di economia, un trattato sulla coppia contemporanea, uno zibaldone di pensieri illuminanti, un saggio di filosofia esistenziale. Perché per Zeldin tutta la vita è nelle idee, nella costante indagine dei nostri limiti e delle nostre capacità. Ogni capitolo del libro si apre con la voce di una persona che proviene da un’epoca e da una civiltà diversa e che risponde con il racconto della propria esperienza alle grandi decisioni che ognuno deve prendere. La storia per Zeldin non è solo testimonianza di ciò che è accaduto e del perché è accaduto ma, soprattutto, una maniera di provocare l’immaginazione. E il futuro, le nostre possibilità, la nostra felicità, risiedono proprio in questa capacità di scatenare la scintilla di un’idea nuova, di guardare il mondo e noi stessi con la giovinezza nel cuore e l’esperienza nella mente. Come scrive lo stesso Zeldin, «Questo libro (…) invita a fermarsi a riflettere dopo ogni capitolo, e a iniziare una propria conversazione a proposito dei suoi argomenti. Mi piacerebbe sapere che cosa ogni lettore vedrà e capirà, che io non riesca a vedere e capire. Se, come risultato, diremo cose che prima non abbiamo mai detto, forse riusciremo a pensare al futuro in modo più fruttifero».
Leggi di più
Leggi di meno