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Anno edizione: 2016
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Dopo il personaggio del burbero Ove, capace di farci ridere e commuovere allo stesso tempo, l'autore si cimenta qui con un romanzo di formazione veramente carino e delicato. Il personaggio della piccola Elsa, bimba dall'intelligenza vivace ma molto sola, ci accompagna in una caccia al tesoro decisamente inusuale, ricca di personaggi improbabili ma umani e profondi. Mi sono commossa più volte e l'ho già riletto 3 volte.. molto molto bello!
Chiudete gli occhi e andate a Miamas con Elsa e sua nonna, non ve ne pentirete, a meno che non siate degli intelligentoni. Credo che l'autore abbia amato Big Fish visceralmente e ne abbia assorbito l'incanto, traducendolo in questo libro magico, profondo, emozionante, divertente, poetico, intelligente. Si piange, si ride, si piange di nuovo, ci si commuove, si desidera fortissimamente un wors e assaggiare un sogno, si partecipa a una caccia al tesoro, si scopre che i mostri non è detto che siano mostri, si abitano le fiabe e il Paese-dei-quasi-svegli, si gira con una sciarpa di Grifondoro anche se dà l'idea di essere conciata piuttosto male, si scopre che a Miploris si possono lasciare in custodia i dolori per poter continuare a vivere e che "se non si possono eliminare le cose brutte, basta mettercene sopra altre megliose", si applaude al politicamente scorretto della nonna e si combatte il più grande potere della morte, che non è far morire le persone, ma far desiderare a quelle che rimangono di smettere di vivere. Per questo gli abitanti di Miamas, quando muore qualcuno, "ridono così tanto a raccontarle che le storie si alzano in volo come lanterne e fluttuano intorno alla tomba, finché tutte le storie diventano una sola e tutti i tempi diventano uguali. Ridono finché nessuno può dimenticare che questo è ciò che ci lasciamo dietro quando ce ne andiamo. Grasse risate." Perché ridere è l'unico modo per vincere le paure.
Una storia dalla trama originale, narrata attraverso gli occhi della protagonista di 7 anni, che cerca di comprendere il mondo che la circonda abbattendo i pregiudizi, osservando con curiosità, ponendosi domande semplici ma intelligenti e sovrapponendolo a volte al paese fantastico inventato per lei dall'amata nonna. I numerosi momenti comici del libro si alternano però anche a scene commoventi o a discussioni su tematiche serie come il bullismo, l'alcolismo, la guerra ed il difficile rapporto genitori/figli, il tutto filtrato dallo sguardo della piccola Elsa. Un altro mondo in cui gli adulti ed i bambini non sembrano poi essere così diversi... Vivamente consigliato a lettori di tutte le età!
Recensioni
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