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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2014
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Anche questo è molto bello: Winslow non delude!!! Il libro non è un capolavoro come Il potere del cane, ma è sicuramente bello e divertente mi è sembrato migliore de L’inverno di Frankie Machine. Il racconto si dipana tra il presente c’è un’indagine in corso per il surfista/detective privato ed il passato che ci consente di scoprire gradualmente il personaggio e tutti i suoi sodali della pattuglia omonima. L’ambientazione è quella californiana di Pacific Beach e ci sono parecchi temi sviluppati: l’oceano ed il surf, brutti ceffi ed un sordido commercio di bambine, l’amicizia e la fedeltà ai valori, un passato che riemerge etc, ma come sempre l’autore riesce a descriverci un’America che cambia. P:S.: Molto bella la copertina
Credo che l’impatto nella lettura di un libro, dipenda anche se quello che si sta leggendo è una storia inventata o basata su fatti veri, anche se romanzati. Questo cambia tutto il concetto di approccio che può avere il lettore nei confronti di un libro. In questo caso, parliamo del Sudamerica e delle persone che lo popolano, della potenza di chi lo vive, lo sfrutta, lo subisce. I campesinos, poveri agricoltori che cercano di avere un pezzetto di terra da coltivare, i narcos, che sfruttano quella stessa terra per far coltivare la droga, i federales, lupi travestiti da agnelli, alias assassini travestiti da poliziotti. E poi la CIA, la DEA, la FARC, la UAC, tutte sigle che rappresentano uomini che in teoria dovrebbero fare fronte comune per sconfiggere il traffico di droga o per combattere le forze politiche o, invece a destabilizzarle, ma in fondo non sono nient’altro che concorrenti sleali uno nei confronti dell’altro, amici e compagni finchè l’obiettivo resta comune, ma pronti a tradire appena cambia il vento. Winslow ci accompagna nei meandri di un paese, il Messico, dove gli aspetti politici, cristiani, umani, si mischiano e si sovrappongono, dove esistono guerre fra tutti contro tutti, dove l’economia gira solo grazie alla droga e alle armi. E gli interessi sono talmente alti che non si guarda in faccia a nessuno e la corruzione impera. Tutti si possono comprare, tranne Art Keller, agente della DEA, protagonista indiscusso, che cerca in tutti i modi di smontare come un puzzle (a tratti davvero complicato da seguire..troppi personaggi!) e sconfiggere la piramide che compone il gruppo di uomini spietati e senza scrupoli che tengono il Paese in una morsa d’acciaio. Purtroppo, dalla morte può scaturire solo altra morte e il crescendo di violenza narrato, è a tratti difficile da affrontare. Troppa efferatezza, troppo realismo, perché è così che vanno le cose. E’ talmente palpabile la realtà, che fa sembrare le nostre Mafia, Andrangheta e Sacra Corona Unita, una combriccola di bambinoni e mi fa quasi gridare alla “Americanata”, come quei film d’azione dove ogni 2 minuti scoppia una bomba o si mitraglia tutto ciò che si muove. Sono assolutamente convinta che, proprio per questi motivi, “Il potere del cane” potrebbe tranquillamente essere trasformato in film, sicuramente con incassi stratosferici. Ma rimarrebbe, a mio avviso, una “Americanata”. Fino a qui, sembra quasi che il libro non mi sia piaciuto, ma è esattamente il contrario, per motivazioni diverse. Winslow è un abile scrittore, lo è talmente che per tutte e 714 pagine del libro, riesce a tenere le fila della storia, senza avere un attimo di cedimento, sugli intrecci complicati che si formano e si disfano, sulla delinazione dei personaggi, sulla capacità di lasciare la giusta suspence e la giusta tensione emotiva, tutti aspetti che rendono il libro di una scorrevolezza incredibile, (nonostante il ricorrente leit motiv di morti ammazzati, smembrati, trucidati) e quando si arriva alla fine..rimane solo una domanda: “Ma come, è già finito?”. Piccola spiegazione sul titolo: “El poder del perro” è come i campesinos definiscono l’insieme di tutte le forze del male che esistono nel mondo, che sono causa di tutte le disgrazie. E’ il Male stesso, l’entità oscura che fa parte di questa Terra e che bisogna combattere tutti i giorni..ma siamo sicuri che non ne verremo coinvolti noi stessi? E’ talmente invisibile e strisciante, che te ne accorgi solo quando ti ha travolto. E indietro non si torna più..
Avventurandomi nelle prime pagine di quest'epopea (definirlo romanzo sarebbe riduttivo), le prime sensazioni non sono state positive. Dopo un prologo in cui l'autore si abbandona a una descrizione di una violenza e una ferocia uniche, comincia la storia vera e propria, che sembra andare su binari già tracciati prima: si tratta del noir più classico, un poliziesco quasi vecchio stampo, complice il contesto ambientato nel passato. Ma, come spesso accade, un buon libro deve avere il tempo di sviluppare la storia e i personaggi. E, andando avanti nella lettura, "Il potere del cane" dimostra di essere molto più di quel che sembra: solitamente i libri così vasti e ambiziosi vengono definiti "affreschi", ma in questo caso la parola non si adatta a un'opera che di statico non ha nulla e vede anzi una continua evoluzione di personaggi solo apparentemente granitici. Dopo aver divorato in pochi giorni le sue 700 pagine, mi sono reso conto del perchè sia stata definita da molti "un'opera epica": è una lotta senza quartiere tra personaggi straordinari, tra il bene e il male, ma in chiave moderna. Perchè questo confronto non è più netto come un tempo, perchè tutti sono in qualche maniera compromessi e perchè la speranza della giustizia non è più di questa terra. Non è nemmeno solo questo: è una continua fonte di spunti politici, anzi di una generale riflessione sul potere e sulle sue logiche perverse, di cui sono schiavi gli stessi uomini che lo esercitano. Da leggere assolutamente, anche se mi rendo conto che non è per tutti i palati.
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