Racconti di Pietroburgo

Non so perché ma gli scrittori russi o naturalizzati come tali , come per esempio l'ucraino Gogol , mi fanno impazzire . Vorrei sottolineare questo aspetto , è ucraino ! Aggiungo anche che vive emarginato e ha difficoltà ad accettare la verità su quello che trova in Pietroburgo , molto diversa dalle aspettative ! il gioco delle illusioni . I racconti parlano del vivere in Pietroburgo , alcuni dei personaggi si ispirano a persone realmente esistite . La prospettiva per esempio o il ritratto . Lo scrivere è arguto e incalzante e non privo di colpi di scena . Davvero un piacere leggere di un ucraino e dai suoi occhi veder cadere l'illusione della" grande madre russa "

Partita come una lettura scorrevole, ma tramutata in un "non vedo l'ora che finisca". I racconti sono scritti molto bene, ma non sono rimasta colpita come avevo immaginato. Non mi ha convinta fino in fondo

Chi ama la letteratura russa deve assolutamente leggere questo libro. I racconti sono cinque. Sono scritti in maniera sublime e particolare. Le tematiche affrontate sono diverse ed alcuni racconti sfociano nel grottesco. I racconti che mi sono più piaciuti sono stati "Il ritratto" ed "Il cappotto". Questa edizione l'ho trovata ben scritta. L'unica nota negativa, per me, è che le note non sono alla fine della pagina o del capitolo, ma si trovano alla fine del libro. Questo l'ho trovato un po' scomodo. Ma mi è piaciuta molto l'analisi di Damiano Rebecchini. "Lo scopo dell'autore è evidente: tutta l'ingannevole apparenza della realtà deve essere distrutta, deformata o smossa nella coscienza del lettore, solo a questa condizione gli si rivelerà la vera, invisibile essenza delle cose.