Visto per Shanghai

Un thriller davvero emozionante, non l'avrei mai sospettato. Il ritmo è serrato, l'autore ti aiuta a immergerti in quel mondo in maniera naturale. Bel finale

Questa è la prima opera di Qiu che ho letto, non la prima però della saga di gialli. Ho trovato molto interessante la narrazione della Cina dall'interno, da una persona che però l'ha vista anche dall'esterno. La trama è molto bella e grazie allo stile di scrittura riesce a farti entrare tra le pagine. Lo consiglio a coloro che sono interessati ad opere riflessive, a flussi di conoscenza, a poesie e alla filosofia, ovviamente di impianto cinese. Le uniche due note dolenti sono: la tristezza di fondo delle vicende e la difficoltà nella sospensione dell'occhio occidentale che potrebbe portare a giudicare in maniera negativa alcuni elementi

Xiaolong è un maestro nel descrivere la società cinese degli anni ’90 che vive nel contrasto tra la modernità occidentale, che si impone di giorno in giorno a velocità vertiginosa, ed una società piena di storia e tradizioni, che porta ancora profondamente incise le ferite lancinanti lasciate dal regime di Mao e della Rivoluzione Culturale. Il racconto giallo è l’espediente di Xiaolong per una narrazione semplice, molto piacevole ed alla portata di tutti, ma che in realtà è soprattutto il ritratto di periodi di stravolgimento, anche molto tragici, della storia cinese, focalizzando su come queste due rivoluzioni (quella culturale di ieri e quella moderna di oggi) si ripercuotano in modo viscerale nella vita quotidiana delle persone. Xiaolong ci trasporta nella realtà di tutti i giorni: dalla cucina, alla casa, al lavoro,…permettendoci di capire e di scoprire molto di più una cultura come quella della Cina Comunista, così distante dalla nostra e di cui sappiamo molto poco.