La scienza dei Simpson. Guida non autorizzata all'universo in una ciambella

Non ostante il titolo ed il prodotto, nel complesso scorrevole e gradevole, non si entra (forse volutamente?) nel vero e proprio tema del titolo. Si evince, più che aver certezze. Si rimane in superficie, senza affondare veramente il colpo; e sì che di cose da dire ce ne sarebbero ma sono lasciate alla cultura personale del lettore. Incompiuto.

Per me è un furto. Di scienza non vedo nulla, solo un riassunto scritto di alcune puntate dei Simpson... Homer mangia ciambelle e beve birra...Marge odia lo zucchero...quindi è contro le industrie dello zucchero...Lisa è vegetariana....etc etc Banale e Scontato! Ma poi la scienza dov'è? In quasi 200 pagine non ho ottenuto neanche un'informazione che già non sapessi... SCONTATO SCONTATO SCONTATO! HO perso 2 ore della mia vita leggendolo!

Può sembrare limitativo parlare di un cartone animato e può sembrarlo ancora di più recensire un libro su di esso. Ma, senza alcun dubbio, sarebbe ingeneroso catalogare in questo modo e con troppa fretta tutto ciò che concerne “I Simpson”, una serie televisiva esteticamente e graficamente poco attraente ma che pone, in netta contrapposizione, temi, dialoghi e personaggi rappresentati in maniera molto profonda e tagliente. Diviene così anche più interessante la lettura del libro di Marco Malaspina, giornalista scientifico di “Oggi” oltre che componente dell’Istituto nazionale di Astrofisica. Ne “La scienza dei Simpson”, Malaspina si concentra soprattutto sull’aspetto tematico che viene trattato nella serie animata. In questo contesto, prevalentemente scientifico, Malaspina mette in risalto il merito di Matt Groening di aver trattato tematiche moderne in televisione e difficili da affrontare, con la particolarità unica di inserirle nel contesto dei Simpson, il suo cartone: l’inquinamento luminoso, l’energia nucleare, l’emergenza rifiuti, i cibi OGM, l’alimentazione scorretta, l’alcolismo, gli psicofarmaci per bambini, il dibattito tra evoluzionisti e creazionisti e così via. Argomenti quantomeno insoliti per un cartone animato. Un prodotto televisivo destinato a tutte le fasce d’età e con differenti livelli d’istruzione. Come si evince dal libro di Malaspina, la formazione in gran parte scientifica degli autori la si coglie non solo negli argomenti generali che fanno da sfondo alle storie dei personaggi gialli ma anche nei piccoli incisi comici sparsi qua e là nelle puntate, pieni di riferimenti a fatti accaduti nel mondo reale. Malaspina coglie l’occasione della trattazione delle diverse tematiche scientifiche anche per rievocare alcune scelte politiche simpsoniane del governo italiano. Tra queste, i servizi dei telegiornali inerenti ai differenti modi di cucinare il pollo, al fine di trasmettere al pubblico l’idea della mancanza di pericolo di questo alimento durante il periodo segnato dall’influenza aviaria; o ancora, le quattro facciate di “Famiglia Cristiana” acquistate dal ministero dell’Ambiente del governo Berlusconi dove si voleva provare la sostanziale trascurabilità dell’effetto dell’attività umana sul riscaldamento globale, posizione che ancora oggi solleverebbe molte perplessità; per non dimenticare, infine, l’esclusione e la successiva riammissione della teoria evoluzionistica darwiniana dai programmi delle scuole elementari e medie da parte dell’ex ministro dell’Istruzione Letizia Moratti. Come afferma l’autore del libro, “I Simpson” dimostrano l’importanza della scienza nella nostra vita anche se talvolta la profondità di certe tematiche si contrappone alla debolezza degli scienziati e alla finalità di lucro. L’atteggiamento attivo contro apatia e omologazione rimane comunque la valenza più educativa di questo cartone animato. Libro molto piacevole, rivolto necessariamente a coloro che conoscono la serie televisiva.