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Teoria generale dell'oblio - José Eduardo Agualusa - copertina
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Teoria generale dell'oblio

Descrizione


Nominato per il prestigioso Man Booker International Prize 2016.

«Agualusa è senza ombra di dubbio lo scrittore in lingua portoghese più importante della sua generazione.» - Antonio Lobo Antunes

«Un narratore che è un vero maestro.» - Washington Independent Review of Books

«Come il portoghese Pessoa e l’argentino Borges, José Eduardo Agualusa è un furfante letterario capace di abbagliare con le sue creazioni fantastiche.» - Minneapolis Star Tribune

Portogallo, 1975. A Ludovica Fernandes Mano, detta Ludo, non è mai piaciuto affrontare il cielo. Terrorizzata dagli spazi aperti, capaci di farla sentire fragile e vulnerabile come una tartaruga alla quale abbiano strappato la corazza, Ludo vive con la sorella maggiore Odete senza mai mettere piede fuori di casa. Un giorno Odete si innamora di Orlando, un in egnere minerario angolano che lavora per una società di diamanti, e tutto cambia per Ludo. Orlando insiste perché vada a vivere con lui e Odete in Angola, in un appartamento all’ultimo piano di uno dei palazzi più lussuosi di Luanda, il Palazzo degli Invidiati. In una soleggiata mattina di aprile, Luanda cade in preda a una grande confusione, la guerra per l’Indipendenza dal Portogallo esplode per le strade e i giorni si susseguono, agitati, tra manifestazioni, scioperi e comizi. I primi spari segnano l’inizio delle grandi feste di commiato: il Palazzo degli Invidiati si svuota rapidamente ed è durante una di queste feste che Orlando e Odete svaniscono nel nulla. Davanti all’orrore di essere rimasta sola, alla mercé di rivoluzionari e mercenari che hanno invaso la città, Ludo non si fa remore. Servendosi di cemento, sabbia e mattoni tira su una parete in mezzo al corridoio del piano, separando il suo appartamento dal resto del palazzo. Lì, isolata dal mondo esterno che tanto la spaventa, deve ingegnarsi per non morire di stenti e paura. Per dissetarsi raccoglie l’acqua piovana in secchi, catini e bottiglie vuote. Nell’orto sul terrazzo pianta semi di limone, mais, fagioli, patate. Sulle pareti di ogni stanza, anno dopo anno, annota i suoi pensieri, l’unica cosa capace di tenerla ancorata a una realtà che, ogni giorno di più, va dissolvendo i suoi contorni. Il tempo corre veloce e mentre Ludo sembra svanire nell’oblio, dimenticata da tutti, nel mondo esterno si intrecciano le storie di altri personaggi: il Capitano Jeremias Carrasco, detto il boia, un avido mercenario desideroso di impossessarsi di alcune pietre preziose conservate nell’appartamento di Orlando; l’investigatore Monte, un fervente comunista con un odio viscerale nei confronti dei portoghesi; Daniel Benchimol, un giornalista che colleziona storie di sparizioni in Angola… Con una prosa impeccabile, Eduardo Agualusa ci regala una storia profondamente toccante, in cui la potenza visionaria della narrazione si mescola alla realtà cruda degli ultimi quarant’anni di storia angolana.
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Dettagli

2017
23 febbraio 2017
219 p., Brossura
Teoria geral do esquecimento
9788854514164
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Indice

Le prime pagine del romanzo

A Ludovica non era mai piaciuto affrontare il cielo. Fin da bambina, già la tormentava il terrore degli spazi aperti.
Uscendo di casa, si sentiva fragile e vulnerabile, come una tartaruga alla quale avessero strappato il carapace. Molto piccola, all'età di sei o sette anni, si rifiutava di andare a scuola senza la protezione di un ombrello nero, enorme, con qualsiasi tempo. Non la facevano demordere né l'irritazione dei genitori né le crudeli prese in giro degli altri bambini. Più tardi migliorò. Finché non accadde quello che lei chiamava l'incidente: allora cominciò a vedere quella paura primordiale come una premonizione.
Dopo la morte dei genitori andò a vivere a casa della sorella. Usciva di rado. Guadagnava qualcosa dando lezioni di portoghese ad adolescenti annoiati. A parte questo leggeva, ricamava, suonava il piano, guardava la televisione, cucinava. Quando scendeva la notte, si avvicinava alla finestra e guardava il buio come chi si affaccia su un abisso.
Odete scuoteva la testa, infastidita:
Che succede, Ludo? Hai paura di cadere tra le stelle?
Odete insegnava inglese e tedesco al liceo. Amava la sorella ed evitava di viaggiare per non lasciarla sola. Trascorreva le ferie in casa. Alcuni amici elogiavano il suo altruismo, altri le criticavano l'eccessiva indulgenza. Ludo non ci si vedeva a vivere da sola. Allo stesso tempo, però, le dava fastidio essere diventata un peso. Pensava a loro due come a gemelle siamesi legate dall'ombelico. Lei, paralitica, quasi morta, e l'altra, Odete, obbligata ad andarle dietro dappertutto. Si era sentita felice, ma anche terrorizzata, quando la sorella si era innamorata di un ingegnere minerario. Si chiamava Orlando. Vedovo, senza figli. Era andato ad Aveiro per risolvere una complessa questione di eredità. Angolano, nato a Catete, viveva tra la capitale dell'Angola e Dundo, una cittadina gestita dalla società di diamanti per la quale lavorava. Due settimane dopo essersi conosciuti, per caso, in una confetteria, Orlando aveva chiesto a Odete di sposarlo. Subodorando un rifiuto, conoscendo le ragioni di Odete, aveva insistito affinché Ludovica andasse a vivere con loro. Il mese successivo si erano sistemati in un appartamento immenso, all'ultimo piano di uno dei palazzi più lussuosi di Luanda. Quello che veniva chiamato Palazzo degli Invidiati.

Conosci l'autore

José Eduardo Agualusa

è uno scrittore, drammaturgo e giornalista angolano. I suoi libri sono stati pubblicati in oltre 25 paesi. Ha ricevuto borse di studio prestigiose dal Centro Nacional da Cultura, Fundação do Oriente e dal Deutscher Akademischer Austausch Dienst, e premi letterali internazionali, come il Gran Premio Portoghese per la Letteratura e l’Independent Foreign Fiction. Ha una rubrica settimanale sul quotidiano brasiliano O Globo.

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