Un romanzo sulla ricerca del senso della vita dove il rapporto con la terra è l’unico modo per tornare alle origini e discernere il vero dal falso
«Originalità, un lessico estremamente ricco e un realismo che nasce dal mito. Un romanzo che esplora la relazione dell'uomo con le sue origini, la ricerca del significato della vita e la capacità degli esseri umani di superare le difficoltà.» - La Vanguardia
«Carrasco torna a dimostrare che il romanzo letterario è possibile, che c'è un futuro per chi si dedica al linguaggio, alla qualità della pagina, al lavoro ben fatto, in questo mondo di urgenze e improvvisazioni.» - El Mundo
"L'ho visto svestirsi a ogni gesto, spogliarsi di quanto lo tratteneva fino a dissolversi, mescolato alla terra, alla sua terra. E io accanto a lui, un giorno dopo l'altro, convinta in principio di essere ostaggio del suo silenzio, quando in realtà non si trattava di questo. [...] Sono consapevole di essermi lasciata imbrogliare per costruire la mia vita sul fango. Eppure, anche se non potrò mai fare ciò che ha fatto lui, tornare all'unica vera origine, scelgo questo luogo come mio luogo e rivendico il diritto alla polvere, ai vermi e alla putrescenza.
All’inizio del Novecento, si immagina che l’Europa sia dominata dall’impero più grande, potente e brutale che si sia mai visto, di cui non si conosce il nome né l’origine. Anche la Spagna viene annessa ai suoi territori e, dopo la conquista, ai militari che hanno guidato l’occupazione viene dato come premio il permesso di trasferirsi in un piccolo villaggio idilliaco in Estremadura. Eva Holman, moglie di un colonnello in pensione, vive serena con il marito in uno dei terreni espropriati, finché un giorno si presenta da lei un vecchio, sporco e sfinito, che senza dire una parola si stabilisce nell’orto, sotto un fico, e sembra deciso a restarci per sempre, come se quel luogo gli appartenesse. Con la sua presenza insistente, e con la storia terribile che emerge dalle sue poche parole, l’uomo cambia con violenza la visione del mondo di Eva. Una scrittura nitida ed essenziale come una poesia, un racconto aspro che non ha paura di frequentare i luoghi oscuri dell’umanità.
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