Il prof terrone

Coraggioso e intrigante questo romanzo, in cui si presenta la figura originalmente antieroica di un insegnante alle prime armi. Non un modello positivo ed esemplare come quelli narrati da certi film o da taluni libri, ma un insegnante fragile, problematico, nevrotico; tuttavia anche poliedrico, autentico e controcorrente. Personaggio presumo in gran parte autobiografico. Nell'insieme, risulta efficace anche la commistione di diario e narrazione pura. Sebbene il libro proponga argomenti impegnativi (ad esempio il disagio dei docenti, gli attachi di panico, le nevrosi dello stare in cattedra, la condizione di emigrante, etc.), la lettura risulta molto gradevole e appassionante. Libro ben scritto. Probabilmente, inoltre, è uno dei pochi romanzi in cui si raccontano gli anni infuocati della protesta leghista vista con gli occhi di un meridionale che lavora a Bergamo. Il libro, infatti, racconta gli anni 1993-94, fotografando in modo assai fedele un "momento" storico della vita del nostro Paese, quando sembrava imminente la divisione dell'Italia in tre Stati. Ricchissimi e molto utili sono il glossario e la fraseologia raccolti in calce al volume, che aiutano a comprendere i giovani e gli studenti bergamaschi e lombardi di quegli anni. Romanzo molto indicato per insegnanti ed alunni.