Nella nostra epoca, in molti contesti, l'uso della violenza sembra ancora essere la forma privilegiata di esercizio del potere e i media tendono quotidianamente a privilegiare le sue molteplici, spesso efferate manifestazioni. Riflettere sull'uso pubblico del linguaggio violento non è dunque un inutile esercizio filosofico. Attraverso lo studio di casi esemplari di "appello alla violenza", quali le lotte politico-religiose nell'Inghilterra della prima età moderna, il progetto scientifico di Auguste Comte o il richiamo al "destino della nazione americana", questo libro si propone di esaminare i nessi che trasformano il linguaggio della violenza in linguaggio dell'eroismo e della profezia: violenza e giustizia; violenza e rovesciamento dell'ordine costituito; violenza e superiorità naturale; violenza e costruzione di un mondo perfetto. Alla fine, resta senza risposta una sola domanda: se è davvero felice il popolo che non ha bisogno di eroi, come resistere al fascino dei profeti, veri o falsi che siano?
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Collana"Biblioteca di cultura moderna e contemporanea". Brossura editoriale con bandelle, copertina figurata a colori, 169 pagine. testo i in lingua inglese, francese e italiano. Ottimo stato. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE..
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Anno edizione:2008
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