Due lettere illuminanti sui temi della razza e della libertà: la prima è rivolta al nipote James e lo esorta a credere in una società più giusta e di combattere per ottenerla, contro l’arroganza e la superiorità dei bianchi che hanno costruito un mondo diviso e basato sull’odio. Nella seconda lettera, più politica, ricorda come da ragazzo avesse compreso che per lui il crimine non era una possibilità, ma “la possibilità”, perché il confine che lo separava dalla criminalità era molto sottile, quasi inesistente. “Il colore della pelle non è una realtà umana o personale, bensì politica. Ma è una distinzione talmente difficile da fare che l’Occidente ancora non è arrivato a farla. E nel cuore di questa tremenda tempesta, nel pieno dello scompiglio, c’è la popolazione nera di questo paese, che deve ora condividere il destino con una nazione dalla quale non è mai stata accettata e dalla quale è stata portata in catene.” Nel finale esorta a non fare distinzioni inutili tra bianchi e neri, perché se si continuerà a percorrere questa strada, allora all’umanità la prossima volta, al posto dell’acqua, toccherà il fuoco “Se noi – e intendo noi bianchi e noi neri relativamente consapevoli, ai quali, come gli amanti, tocca risvegliare o creare la consapevolezza anche negli altri – non veniamo meno al nostro dovere adesso, saremo in grado, noi manipolo di uomini, di porre fine all’incubo razziale, di conquistare il nostro paese e di cambiare la storia del mondo. Se invece non osiamo tutt’ora, si adempirà quella profezia biblica che è divenuta poi un canto di schiavi:
La prossima volta il fuoco
Non è mai troppo tardi per conoscere James Baldwin ma, se c’è un modo giusto per farlo, è con questo libro. Pubblicato per la prima volta nel 1963, La prossima volta il fuoco di James Baldwin colpisce dritto al cuore della cosiddetta “questione nera”. Straordinario per la sua narrazione magistrale, così come per il resoconto intimo e sincero che ripercorre l’esperienza della popolazione di colore degli Stati Uniti, il libro è considerato una delle più appassionanti e autorevoli indagini sui rapporti interrazziali, in cui le tematiche di amore, fede e famiglia si intrecciano fino a sferrare un attacco diretto all’ipocrisia del paese della libertà.
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Anno edizione:2024
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vastosatt 28 dicembre 2024La prossima volta il fuoco
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