Quando l'Italia era tagliata in due. Estratto di un diario (luglio 1943 - giugno 1944) - Benedetto Croce - copertina
Quando l'Italia era tagliata in due. Estratto di un diario (luglio 1943 - giugno 1944) - Benedetto Croce - copertina
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Letteratura: Italia
Quando l'Italia era tagliata in due. Estratto di un diario (luglio 1943 - giugno 1944)
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Descrizione


Nove mesi di diario, solo uno squarcio della vita di uno dei più prestigiosi e anche discussi intellettuali italiani del secolo scorso, Benedetto Croce. Un pezzo di storia dell'Italia, non sempre adeguatamente conosciuta dai non studiosi della materia o prevalentemente conosciuta per l'irruzione, proprio in quel periodo, della cosiddetta "svolta di Salerno" del segretario del PCI, Palmiro Togliatti, da poco rientrato dal quasi ventennale soggiorno a Mosca. Un "nonimestre" (così scrive Croce) in cui vennero gettate le basi della nascente democrazia italiana, con la preparazione del primo governo provvisorio partecipato dalle forze politiche antifasciste. Uomo di pensiero assai conosciuto, liberale autentico, ministro nell'ultimo governo Giolitti, non risulterà sorprendente ad alcuno l'intelligenza storica e l'abilità con cui Benedetto Croce mostrò di padroneggiare problemi e carte della politica. In queste pagine si legge che l'obiettivo era quello di avviare il percorso che avrebbe dovuto portare l'Italia a una democrazia vera, solida e liberale. Prefazione di Pierluigi Castagnetti.

Dettagli

152 p., Brossura
9788831433341

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Foto di Benedetto Croce

Benedetto Croce

1866, Pescasseroli

(Pescasseroli, L’Aquila, 1866 - Napoli 1952) filosofo, critico e storico italiano. Senatore dal 1910, per un anno ministro dell’istruzione con Giolitti nel primo dopoguerra, mostrò un’iniziale indulgenza tattica verso il fascismo; dopo il 1925 (quando, su invito di Giovanni Amendola, redasse il Manifesto degli antifascisti) mise in atto una ferma opposizione aventiniana. Godette tuttavia di una certa libertà che gli permise di continuare le pubblicazioni della sua rivista «La Critica», redatta prima dell’avvento del fascismo, in collaborazione con G. Gentile. Dopo il 1943 si trovò presidente del partito liberale e componente del comitato di liberazione: fu ministro nei governi Badoglio e Bonomi, poi senatore di diritto; nel 1947 si dimise...

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