Quartetti per archi vol.2

Quartetto in Mi minore per archi op.59 n.2; Quartetto in Mi bemolle maggiore per archi op.127
Dopo il grande successo ottenuto dal primo volume, il Quartetto di Cremona porta avanti la sua strepitosa integrale dei quartetti per archi di Ludwig van Beethoven pubblicata dalla casa discografica tedesca audite. Le due opere presentate in questo disco vennero composte in una fase in cui Beethoven aveva ormai voltato definitivamente le spalle alla frivola cultura degli appassionati di musica che aveva monopolizzato una parte non indifferente del panorama musicale viennese della seconda metà del XVIII secolo e aveva contribuito a far crescere il suo successo presso il raffinato pubblico della capitale asburgica. Commissionati nel 1806 dal conte Andrei Kirillovich Razumovsky, i Quartetti op.59 furono scritti per il più famoso quartetto professionistico di Vienna, guidato dal violinista Ignaz Schuppanzigh. In questi lavori Beethoven abbandonò deliberatamente l’equilibrio e i toni patinati propri del Classicismo viennese e assunse toni estremi sotto tutti gli aspetti, rifiutando ogni regola generalmente accettata ed esprimendo sentimenti dalle tinte molto forti, vicini alla drammaticità del teatro d’opera e ricchi di preziosismi contrappuntistici. Il Quartetto di Cremona esegue quest’opera appartenente alla piena maturità beethoveniana al Quartetto op.127, portato a termine nel 1824. Si tratta di un lavoro in mi bemolle maggiore (la stessa tonalità dell’Eroica!) di ampio respiro, con cui l’ormai sordo Beethoven diede inizio alla serie di capolavori della sua ultima fase creativa, accolti dai contemporanei con una certa diffidenza e dal pubblico moderno con incondizionata ammirazione. Per molto tempo dopo lo scioglimento del mitico Quartetto Italiano avvenuto verso la fine degli anni Ottanta in Italia non si mise in luce nessuna formazione in grado di proseguire l’irripetibile esperienza artistica di questa straordinaria formazione. A un certo punto quattro giovani musicisti genovesi formatisi a Cremona – città famosa in ogni parte del mondo per la sua gloriosa tradizione nella costruzione di archi – hanno deciso di costituire il Quartetto di Cremona, riportando in auge la grande tradizione violinistica italiana. Dal 2000, anno della sua costituzione, il Quartetto di Cremona si è messo in evidenza come una delle formazioni da camera migliori d’Italia e uno dei quartetti più autorevoli e fantasiosi d’Europa.

Il Quartetto di Cremona nasce nel 2000 presso l'Accademia Stauffer di Cremona. Si perfeziona con Piero Farulli del Quartetto Italiano e con Hatto Beyerle dell'Alban Berg Quartett, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti.