Queenie

Una storia femminista che racconta le vicende di una donna di colore che lotta per affermarsi nel mondo dei bianchi. Ma allo stesso tempo una commedia inglese molto divertente. Da leggere!

Ammetto non essere un genere che leggo molto spesso ma questo mi incuriosiva. È la storia di una ragazza che deve ritrovare se stessa dopo una rottura e deve abituarsi anche a stare sola e non a buttarsi a capofitto in certe situazioni. Dell’importanza di avere qualcuno vicino e che chiedere aiuto ad uno psicologo non è mai sbagliato.

La scrittura è molto semplice, scorrevole, rendendo il libro perfetto da leggere sotto l'ombrellone. Cosa mi è piaciuto: i temi trattati che, nonostante il libro si presenti di facile lettura, non sono per niente banali. Racconta le difficoltà di una ragazza di oggi nella vita di tutti i giorni, parla del tema dell'immigrazione e di Black Lives Matter, ma anche di depressione e del difficile percorso di risalita una volta che si tocca il fondo del baratro. Cosa poteva essere migliorato: i temi trattati (ad esclusione forse del tema della depressione) non sono in realtà molto approfonditi. Vengono lasciati un po' lì. Tanto potenziale che non viene ben sfruttato insomma. Parliamo inoltre della protagonista. Ho trovato Queenie per circa metà del libro abbastanza antipatica e fastidiosa. Fa tutto nel modo più sbagliato possibile prendendo pessime decisioni, si lamenta in continuazione di qualsiasi cosa, pur consapevole spesso di star sbagliando. Migliora nettamente nella seconda metà del libro, ed è solo appunto qui che sono riuscita finalmente ad empatizzare con lei e anche a tifare per lei. In sostanza, il libro si riprende nella seconda metà (grazie principalmente all'evoluzione di Queenie).