Bel libro scritto in uno stile crudo e poetico allo stesso tempo. Si parla di violenza di genere con come protagonista cuna donna.
Queste notti
Il nome che suo padre le aveva dato era Ingrid, ma tutti l'avevano sempre chiamata Pinge. Un marchio inconfondibile in perenne lotta con l'appellativo spigoloso voluto da suo padre che la faceva sentire unica, distinta e separata dalla sua famiglia. Da lì parte la sua storia. Due anime coperte dalla medesima pelle. Da una parte Ingrid il lato severo che cova bisogno di vendetta; dall'altra Pinge la sognatrice che cerca la felicità. Condannata all'ergastolo, dopo anni di silenzio, racconta la sua storia. Si sofferma sulle sensazioni, sulle ambivalenze, sulle violenze subite e su quelle commesse. Parla della perdita delle speranze e dell'ultima battaglia a cui non aveva potuto sottrarsi per raggiungere la felicità sperata. Sono parole crude che descrivono la prigione, la gente rinchiusa dentro, la vita che si svolge dietro le sbarre e quella fuori che l'ha segnata per sempre.
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Anno edizione:2024
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Snaporaz 09 maggio 2024Crudo e poetico
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