La ragazza dei corpi

Una scrittrice sconosciuta, un titolo enigmatico, una copertina irresistibile... un vero richiamo quel colore acceso! Per fortuna mi sono fatta attrarre perché il libro è coinvolgente fin dalle prime pagine. Niente prologo, nessun capitolo introduttivo o descrittivo.. siamo proiettati subito nel cuore della vicenda con un alternarsi di piani temporali tra il drammatico presente in cui imperversa un serial killer ed i ricorsi drammatici del protagonista che ci trascina nel suo mondo di dolore, paura e alienazione. Al fianco di questo personaggio così tormentato ma così profondamente onesto c'è la serial killer più spietata che io ricordi perché lo tortura ancora distruggendo la sua mente almeno quanto nel passato ha distrutto il suo corpo. E' un peccato anticipare altro. La trama regge fino alla fine, il che non è sempre scontato. Da leggere davvero senza interruzioni.

Recensire è un atto personale. E' outing. E' dichiarazione d'amore o di disistima nei confronti di chi, sotto forma di libro, ha passato del tempo con te. A letto, sotto l'ombrellone o sul sedile di una metropolitana. Tu e il libro da soli. E non appena ti ritrovi da solo con Gretchen Lowell inizia ciò che non vorresti o che piu temi. Lei esce dal libro. La livida ed efferata bellezza del serial killer piu sexy e morboso punta verso di te e rema a gran velocità facendoti affondare capitolo dopo capitolo senza possibilità di resa, se non alle ultime pagine. Thriller poliziesco costruito con un perverso chiasmo che incrocia le vicende personali di un poliziotto e la sua aguzzina, e la presenza di un serial killer per le strade di Portland, La Ragazza dei Corpi ridefinisce il senso della Sindrome di Ginevra. Delude forse il finale precoce, ma l'opera è solita. Io lo rileggo.