Intanto continua a cercare il nome adatto a me. [...] L'altra sera quando eravamo seduti in soggiorno a provare vari nomi, mi è scappato di suggerirgli il mio vero nome, ma lui ha scosso la testa energicamente. Assolutamente no, ha detto, non ci siamo, non ha niente a che vedere con te." 🥀 🥀 In meno di 24 ore finito anche il quinto libro! #ragazze di #evelynlau edito nel 1998 da Marco Tropea Editore. Trattasi di una delicata, delicatissima, raccolta di racconti che i più ignoranti potrebbero scambiare per erotici quando in realtà non è del tutto così. Un po' di erotismo c'è, trattandosi le protagoniste di prostitute, ma è visto con i loro occhi, in diverse sfumature e prendendo una piega molto psicologica e appunto delicata. Si torna spesso su argomenti difficili da comprendere come il feticismo del dolore e non e si calca parecchio sul senso del disgusto, tutte cose che fanno decisamente rabbrividire se non si ascoltano queste voci (non so se tratte da storie vere o meno) con una mano sul proprio cuore. È difficile mettersi nei panni delle donne raccontate in queste righe, dalle scelte incomprensibili e così sole, che sia per propria decisione o di altri in conseguenza, perché tra tutte le vite forse è questa che nessuna donna sarebbe disposta a vivere. Non capiamo e non riusciamo a entrare in questi corpi devastati e torturati fisicamente e psicologicamente, tutti volontariamente ma chi per piacere e chi per dovere, perché la prima cosa che associamo alla vendita del proprio corpo e delle proprie prestazioni sessuali è la perdita della dignità umana e non comprendiamo come ci siano persone che riescano a supportare e sopportare tale fardello, attivamente o passivamente che sia. Una lettura breve ma intensa, scorrevole, mi ha abbastanza toccata ma forse avrei voluto un filo conduttore a legare queste vite solitarie e nude, qualcosa che desse un senso e soprattutto una sorta di speranza. Anche perché proprio in proposito l'introduzione è abbastanza fuorviante e ti fa pensare che tutti siano ambientati nel medesimo luogo di "sedute" quando invece da quel che si evince ogni racconto è a sé anche per contesto.
