Un ragazzo del Sessantotto
La révolte fu solo una illusione inquieta ed elettrizzante che svanì rapidamente, o si trasformò nel terrore degli anni di piombo? Il Sessantotto fu liquido e concreto, prese e lasciò, apparve e si nascose, affascinò e deluse; mise insieme ideali e calcolo, vittorie e perdenze, eroismi e tradimenti. Fu l'ultimo Movimento popolare della modernità ecumenico e trasversale e forse l'unico nella storia condiviso da una intera generazione di studenti, operai, intellettuali, artisti che si erano messi in testa di cambiare il mondo. Anche perciò è un mirabile esempio storico e ideologico di complessità. In una sequenza a volte "emotiva" altre riflessiva, queste pagine sono racconto, cronaca e filosofia e l'autore usa un registro innovativo che ha come riferimento prestigiosi autori: da Philip Roth a Luciano Bianciardi, a Michele Serra, a Edoardo Nesi. Ne viene fuori una immagine diversa e affascinante di quell'epoca che può essere ancora un utile riferimento per analizzare il presente. Senza dimenticare, però, che le "ragioni" di ogni giovane generazione appartengono solo ad essa, ed è sempre complicato penetrare in quella età della vita.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:8 aprile 2024
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