Prendete una balena, una lumaca, un pendolo e una grossa busta di zucchero, uniteli e otterrete i libri di Nick Hornby, ovvero pedanti, ripetitivi, lentissimi, sdolcinati e pesantissimi mattoni. Di quest'autore avevo già letto "E'nata una star?" che non mi era piaciuto granchè e ho voluto riprovare con questo libro (osannato dai lettori come uno dei suoi capolavori) giusto per farmi un'idea di questo benedetto Nick Hornby. Ebbene, "Un ragazzo" mi è piaciuto perfino meno del primo che ho letto. A cominciare dai difetti sopra elencati, una delle cose che mi ha dato più fastidio sono i personaggi che non conquistano, non hanno niente di speciale, non ti ci affezioni, sono talmente banali e stereotipati che li si può tranquillamente trovare nell'angolo dietro casa propria. In primis il protagonista Will Freeman, un totale menefreghista sociale desideroso soltanto di andare a letto con tutte le donne possibili e inimmaginabili, e lo stesso vale per Fiona che, anzichè preoccuparsi del proprio figlio, pensa solo a se stessa, alle sue paturnie mentali e ai suoi innumerevoli spasimanti! E Marcus, il figlio di Fiona, è un tizio visto e stravisto nei libri, in tv, al cinema: il solito secchione sfortunato e deriso dai compagni che alla fine in qualche modo riesce sempre a riscattarsi. Sono personaggi talmente freddi e vuoti che fanno rabbrividire! Le delicate tematiche affrontate riguardanti la solitudine personale, il disagio interiore e l'accettazione di sè hanno inoltre tutti i requisiti per far piacere il romanzo, ma a me sono sembrate soltanto delle prerogative dell'autore per tentare di far piacere i suoi "eroi" protagonisti e in qualche modo per potersi salvare come scrittore. In conclusione, non credo che leggerò altro di quest'autore.
Will Freeman è un londinese trentaseienne, ma con molte caratteristiche e interessi da "ragazzo", il quale vive di una rendita lasciatagli dal padre. Frequenta riunioni di genitori single allo scopo di conoscere giovani mamme sole e piacenti; l'ideale è se è separata, meglio se abbandonata, con figli e con molti altri problemi, cioè: ognuno a casa sua e zero complicazioni. Al varco lo aspettano due belle sorprese: 1. Fiona, troppo hippy, troppo vegetariana, troppo fissata con Bob Marley, e soprattutto 2. Il figlio di Fiona, Marcus, 12 anni, che non sa nulla di calcio, ai Nirvana preferisce J. Mitchell e ha un disperato bisogno di qualcuno che gli dia le istruzioni per l'uso del mondo...
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Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LAURA DI PIETRO 16 dicembre 2011
simpatico e malinconico come solo Nick Hornby è capace di fare! Un libro piacevolissimo, ancora più bello del film!
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SILVANA CUSINATO 18 dicembre 2008
L'HO "BRUCIATO". LO RIPONEVO SUL COMODINO, SPEGNEVO LA LUCE PER DORMIRE E DOPO CINQUE MINUTI LA RIACCENDEVO PER PROSEGUIRE LA LETTURA. CREDO SIA SUPERFLUO CHE IO SCRIVA ANCHE DEGLI AGGETTIVI.
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